Italia Nostra

Data: 4 Maggio 2017

A Caltanissetta un incontro con la Fondazione Benetton sul filosofo nisseno Rosario Assunto e il paesaggio

Un incontro pubblico per focalizzare l’attenzione sul valore del paesaggio, in particolare del paesaggio del centro della Sicilia, prendendo spunto dalla Borsa di Studio intestata al filosofo di origine nissena – che annualmente assegna la Fondazione Benetton – avrà luogo a Caltanissetta Sabato 6 Maggio 2017, alle ore 17:30, nella sala degli Oratori di Palazzo Moncada. L’incontro dal titolo “Rosario Assunto e il paesaggio” è promosso dal Comune di Caltanissetta, dalla Fondazione Benetton e dalla Rete Museale Culturale e Ambientale del centro Sicilia.

Nel corso della conferenza sarà presentata la Borsa di studio sul paesaggio bandita dalla Fondazione Benetton e dedicata, per l’area tematica Teorie e politiche per il paesaggio, alla figura di Rosario Assunto, illustre filosofo nisseno (Caltanissetta, 28 marzo 1915 – Roma, 24 gennaio 1994), vicino alla Fondazione fin dalle origini, nonché Presidente della Giuria del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino nel 1990. A Rosario Assunto, importante filosofo italiano particolarmente interessato alle questioni di estetica, è riconosciuta una straordinaria capacità di teorico, in grado di abbracciare molteplici ambiti disciplinari; attento a favorire processi rigenerativi, di vicinanza e sensibilità, dell’uomo verso la natura.

Ai saluti del Sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo, dell’Assessore alla Creatività e Cultura Carlo Campione, del Presidente della Rete Museale Culturale e Ambientale del centro Sicilia Pasquale Carlo Tornatore e del Direttore della Fondazione Benetton Marco Tamaro, seguiranno  gli interventi di Giuseppe Barbera dell’Università degli Studi di Palermo e Massimo Venturi Ferriolo del Politecnico di Milano nella qualità di componenti del Comitato Scientifico della Fondazione Benetton, di Sofia Varoli Piazza, Architetto Paesaggista dell’AIAPP Associazione Italiana Architettura del Paesaggio e di Piero Zanetov, Storico dell’Arte e cultore della materia all’Università degli Studi Roma Tre. Nell’ambito dell’incontro sono previsti anche gli interventi programmati di Leandro Janni, Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia, e Maria Luisa Sedita, presidente del Comitato Provinciale della Dante Alighieri di Caltanissetta, che in passato ha dedicato studi e ricerche alla figura di Rosario Assunto. Sarà altresì presente, per raccontare il paesaggio del centro Sicilia che ha attraversato in questi giorni, Santo Mazzarisi, lo psicologo originario di Resuttano, ma residente a Roma, che terminerà proprio a Caltanissetta il 6 Maggio pomeriggio, al Museo Diocesano, il suo cammino “La Via dei Frati”, dopo aver percorso a piedi 173 chilometri in 9 giorni – dal mare di Cefalù alle Madonie, fino a giungere alle colline del centro della Sicilia. Questo cammino è stato patrocinato anche dal Comune di Caltanissetta, dalla Rete Museale Culturale e Ambientale del Centro Sicilia e dalla Diocesi di Caltanissetta. Prevista anche la presenza di Carmela Canzonieri, presidente della sezione territoriale siciliana dell’AIAPP Associazione Italiana Architettura, e di Fabiola Safonte, presidente dell’IRPAIS, l’Istituto di Ricerca e Promozione delle Aree Interne della Sicilia. Durante l’incontro saranno proiettate, a cura dell’associazione Fotonauti, delle immagini fotografiche relative al paesaggio delle aree interne della Sicilia.

L’iniziativa si configura come un’occasione preziosa, per la città di Caltanissetta, per riscoprire una figura di intellettuale poco valorizzata, e soprattutto come un’occasione importante per riflettere sulle strategie per la salvaguardia e la valorizzazione delle straordinarie peculiarità del paesaggio delle aree intere dell’isola. Patrocinano l’incontro Italia Nostra, il Comitato Provinciale della Dante Alighieri di Caltanissetta e l’IRPAIS, l’Istituto di Ricerca e Promozione delle Aree Interne della Sicilia. Sostengono l’iniziativa anche il Torronificio Geraci e l’Iris Garden.

Quod agendum? Rosario Assunto, fra denuncia e progetto

Giuseppe Barbera e Massimo Venturi Ferriolo, membri del Comitato Scientifico della Fondazione, presenteranno con Piero Zanetov, nipote di Rosario Assunto, Sofia Varoli Piazza, architetto, e Marco Tamaro, direttore della Fondazione, i risultati della ricerca condotta dalla borsista Matilde Bonato sulla figura di Rosario Assunto nell’ambito delle Borse di studio sul paesaggio indette dalla Fondazione nel 2015.

Autore di un «pensiero impuro», Rosario Assunto fu uno studioso poliedrico e appassionato, capace di indagare in modo originale temi molto diversi fra loro, quali le forme artistiche del Medioevo, la filosofia tedesca del primo Ottocento, le poetiche novecentesche di Rilke e Valéry e la sparizione della bellezza paesistica nell’Europa del secondo dopoguerra.

La varietà dei temi affrontati dal filosofo siciliano, lungi dal rendere dispersivo o confuso il suo lavoro, costituisce un tratto distintivo del suo pensiero il quale, muovendosi fra ambiti e prospettive differenti, intreccia in maniera inedita storia, arte, filosofia e natura. La ricchezza che deriva dall’opera di tessitura compiuta da Assunto emerge con particolare chiarezza nel lungo e articolato studio che il filosofo dedica ai cambiamenti delle città e dei paesaggi europei nella seconda metà del Novecento. In anni in cui la maggior parte degli studiosi legava il tema della gestione del territorio a questioni come la produttività o la crescita economica, il filosofo siciliano sceglie di non fermarsi alla sola collazione dei dati scientifico-quantitativi circa la salubrità o l’utilità degli spazi abitati dall’uomo, ma di integrare tale prospettiva con la considerazione di alcuni aspetti spesso lasciati in secondo piano dagli studiosi, ovvero quelli relativi alla bellezza, alla storia e all’unicità dei luoghi. L’adozione di un simile punto di vista rende il lavoro di Assunto del tutto originale. Anziché fare propria l’idea di un’Europa caratterizzata unicamente da una forte crescita economica e da un galoppante sviluppo tecnologico, infatti, il racconto del filosofo siciliano pone in luce anche i processi di disorientamento e di drammatico impoverimento che si accompagnano a tale crescita. Siamo di fronte a una realtà – spiega Assunto nel 1973 – «che la passione produttivistica ha reso forse più ricca, ma a prezzo della perdita di una bellezza della quale non sappiamo se sia possibile sostituirla con un’altra; mentre siamo sicuri che non la recupereremo mai più, se davvero una volta dovessimo perderla completamente».

(Testo tratto dalla ricerca di Matilde Bonato: Quod agendum? Rosario Assunto tra denuncia e progetto)

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