Italia Nostra

Data: 12 Novembre 2022

Brescia: presentazione libro “Il Conte Carlo Bettoni e il motto SAPERE AUDE”

La Sezione di Brescia di Italia Nostra ha il piacere di invitarla all’incontro di presentazione da parte dell’autore Edoardo Bignetti, del libro “Il Conte Carlo Bettoni e il motto SAPERE AUDE”.

L’incontro si terrà dalle ore 10 di sabato 12 novembre 2022 nella sala conferenze di via Campo Marte n. 3, Brescia. La sala è dislocata a fianco della nuova sede della Sezione di Brescia di Italia Nostra.

ABSTRACT

Il libro tratta delle virtù di un nobile uomo, il conte Carlo Bettoni, che nacque a Bogliaco, nel 1725.

Nacque ultimo di tanti fratelli (17) tra tradizioni famigliari di agiatezza e di aperta mentalità al mondo moderno, mentalità che acquisì attraverso i suoi molti viaggi, tra Firenze, Napoli; Venezia, Roma, Padova e la sua partecipazione alle Accademie e Università, a contatto con il mondo nuovo, il mondo “Liberale”. Celebre al riguardo è anche la sua ricca biblioteca. L’agronomia fu materia dei suoi studi e progetti e con uno spiccato interesse per le sistemazioni fluviali, strettamente connesse al mondo dell’ambiente e agricoltura. Egli eseguì esperimenti originali nelle sue proprietà presso il confinante fiume Chiese, illustrati nel trattato: “Pensieri sul governo dei fiumi”, edito nel 1782 dal Bresciano Vescovi.

<< Ampia trattazione sui mezzi per sistemare gli argini dei corsi d’acqua, per diminuire i pericoli delle inondazioni e aumentarne la navigabilità, il tutto con impiego di tecniche e materiali del tutto naturali (Viminate, fascinate, piantumazioni di salici e pioppi, …).>>

Nonostante non sia la prima volta che un libro italiano illustra tecniche di sistemazione con la materia vivente, Bettoni fu il primo a concepire un trattato interamente dedicato al tema e in tal senso si può considerare il conte Bettoni come un Ingegnere idraulico naturalistico, “ante litteram”. Affrontò il mondo della evoluzione e sistemazione della Laguna Veneta e addirittura accennando al futuro della desalinizzazione dell’acqua marina.

Nel 1768 fondò l’Accademia agraria di Brescia. Si cimentò nello studio dei rimedi da adottare contro l’epidemia dei gelsi. Nel 1783, instancabile, egli s’era dato agli studi d’aerostatica; gli uscì così di penna un libro interessante e singolare, “L’uomo volante per acqua, per aria e per terra (Venezia 1784). Si rivolse con entusiasmo e dedizione alla educazione dei giovani. Nel 1786 morì a Brescia e lasciò erede del suo ingente patrimonio l’Accademia Patavina. Alla sua morte intervenne a Padova il celebre prof. Cesarotti, che redasse un famoso epitaffio “ad memoriam”.

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