Italia Nostra

Data: 21 Maggio 2017

Conferenza a due voci, Perotti e Mastrotisi, sulla pittura novarese del Quattrocento

Domenica 21 maggio – nella chiesa di San Gaudenzio ad Agognate

Per iniziativa della Sezione di Novara di Italia Nostra una conferenza a due voci e con proiezione di immagini sulla pittura novarese del Quattrocento si terrà domenica 21 maggio (dalle ore 11,45 con ingresso libero) nella chiesa di San Gaudenzio ad Agognate, per l’ospitalità della Fraternità Domenicana ivi operante.

Sul tema indicato relazionerà don Mario Perotti, fino all’anno scorso direttore dell’Archivio Storico Diocesano e dell’Archivio Capitolare di S. Maria di Novara e autore con altri esperti di un volume esemplare su “La pianura novarese dal romanico al XV secolo” pubblicato da Interlinea.

A seguire, Giovanna Mastrotisi illustrerà in dettaglio, davanti all’opera stessa, il recupero conservativo attuato dal laboratorio da lei diretto degli affreschi absidali della chiesa, documento suggestivo proprio della pittura quattrocentesca fiorita in innumerevoli chiese dal contado novarese fin su nelle valli alpine.

L’iniziativa di Italia Nostra si colloca, con spirito di collaborazione, nell’ambito dell’azione della Fraternità Domenica, che già molto ha fatto per il rinnovamento del complesso chiesastico, tesa a raccogliere fondi per il restauro e il consolidamento del campanile tre-settentesco.

Al termine delle due conferenze, negli spazi porticati e nel giardino della chiesa si terrà, per il convito di primavera, una “risottata ed altro” (info e prenotazioni: tel. 0321-391445. 0321-627038, 0321-457634, 0321-623337).

Nel pomeriggio, per gentile disponibilità di Pro Natura Novara e dei propri associati che faranno da guida, sarà possibile visitare il vicino Bosco Est Sesia di Agognate, gestito dall’associazione naturalistica cittadina.

Italia Nostra Novara_Conferenza Perotti-Mastrotisi ad Agognate_programma definitivo

SCHEDE

 

 

MARIO PEROTTI

Mario Perotti, nato a Ghemme nel 1937, dopo gli studi liceali e teologici nel Seminario Diocesano di Novara, è stato ordinato prete nel 1961. Licenziato in S. Teologia nel 1964 presso la Facoltà Teologica di Milano, abilitato all’insegnamento di Storia e Filosofia, dal 1976 al 2008 è stato preside (poi dirigente scolastico) del Liceo Ginnasio paritario “San Gaudenzio” nel Seminario Vescovile di Novara. Fino al 30 settembre 2017 sarà docente ordinario di Storia della Chiesa nell’Istituto Teologico Affiliato di Novara. Dall’anno di fondazione (1967) è nella redazione di Novarien., rivista dell’Associazione di Storia della Chiesa Novarese. Nel 1984 è stato nominato Canonico del Duomo di Novara. Dal 1997 al 2016 è stato direttore dell’Archivio Storico Diocesano e dell’Archivio Capitolare di S. Maria di Novara.

Pubblicazioni principali nel settore dell’Arte: ● L’antico Duomo di Novara ed il suo mosaico pavimentale, Novara 1980, pp. 136. ● Beata Panacea (indagine storico-critica con apparato fotografico di R. Andorno), Ghemme 1983, pp.200. ● Il Duomo di Novara, guida storico artistica, De Agostini, Novara 1995, pp.165. ● Affreschi dell’area novarese, in A. M. Malosso, M. Perotti, D. Tuniz, La pianura novarese dal romanico al XV secolo. Percorsi di arte e architettura religiosa, Interlinea, Novara 1996, pp. 33-78. ● La pianeta Archinto. Simbologia e committenza di un paramento del Duomo di Novara, in Il ricamo in Italia dal XVI al XVIII secolo, a cura di F. Fiori e M. Zanetta Accornero,  Novara  2001, pp.19-31. ● Il profeta e  la sibilla, A proposito di un riquadro della parete gaudenziana di S. Maria delle Grazie a Varallo, in Novarien. 34 (2005), pp. 155-161.

 

GIOVANNA MASTROTISI

Giovanna Mastrotisi, restauratrice dal 1972, già docente dal 2000 all’Accademia (cattedra di Diagnostica e laboratorio di restauro), titolare del laboratorio “Novaria Restauri-Restauro Opere d’Arte ”, che ha sede in Novara ed estende la sua attività a tutto il Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia  e Liguria dove ha un rapporto fiduciario con le Soprintendenze, vanta più di quarant’anni di esperienza, sviluppata nel recupero sia di opere d’arte mobili, quali dipinti su tela e su tavola e statue lignee policrome, sia di dipinti e arredi murali (affreschi, stucchi, sculture lapidee).

Per conto della Soprintendenza Ligure a Genova ha restaurato, fra l’altro, l’intera navata e il presbiterio-coro della basilica della SS. Annunziata del Vastato, l’intera chiesa di San Francesco da Paola con dipinti su tela e altari marmorei, oltre il gruppo scultoreo policromo del Maragliano; le chiese di San Pietro in Banchi e di San Salvatore. In Valle D’Aosta i restauri dei Castelli di Arnad e di Aymavilles. Nel territorio della Diocesi novarese ha operato, in particolare, nel palazzo dei Vescovi di Novara, nel duomo di Novara  (presbiterio-coro e altare monumentale dell’Antonelli; “Ultima Cena” di Gaudenzio Ferrari e Sperindio Cagnoli; oltre alla pala “Sposalizio Mistico di Santa Caterina”). Nella Basilica di San Gaudenzio le sei cappelle laterali, la chiesa di Santa Maria di Veruno (“Crocifissione” del Lanino), nel santuario della SS. Pietà di Cannobio (“Salita al Calvario” di Gaudenzio Ferrari), il Battistero di Baveno, la facciata della parrocchiale di Zuccaro (affreschi del “Giudizio Universale”), le cappelle del Sacro Monte di Domodossola, la cappella della Madonna di Loreto a Roccapietra e a Quarona (gruppo statuario del 1400). Fuori Diocesi ha operato, inoltre, nelle cappelle del Sacro Monte di Ossuccio (Como), a Casale Monferrato (Duomo medioevale), ad Alessandria (ex chiesa di San Francesco con affreschi del sec. XV, Palazzo Ghilini e Museo Napoleonico). A Torino ha operato restauri nella chiesa di San Lorenzo, alla Villa della Regina e in Palazzo Reale (tela di Miel e affreschi di Gonin), nella Basilica di Superga, nel Palazzo Carignano (Parlamento Subalpino) e sui reperti del Museo Egizio, che seguono in particolare i figli Sonia e Alessandro, laureati in restauro e conservazione di Beni Culturali e ora docenti nella stessa Università a Venaria.

 

CHIESA DI SAN GAUDENZIO AD AGOGNATE

La prima menzione di una “villa” di Agognate risale all’anno 840, in un documento in cui il Vescovo Adalgiso dona alcuni beni alla chiesa maggiore di Novara, tra cui le decime di “Agoniatum” (Agognate) e di “Camilianum” (Camiano), presso Agognate. In assenza di documenti riferibili alla fondazione della parrocchia di Agognate, appare certa l’esistenza in loco di una chiesa entro la metà del IX secolo in base all’esplicita menzione di Agognate nel pagamento delle decime. Qualcosa di più significativo sulla chiesa di Agognate si ha dalle “Consignationes” dei Benefici della Diocesi di Novara prodotte nell’ anno 1347 su ordine del vescovo Guglielmo Amidano da Cremona. Dopo le gravi distruzioni, i saccheggi e gli incendi del XIV secolo, causati dagli aspri combattimenti e rappresaglie intercorse nella guerra tra le truppe mercenarie inglesi del Marchese di Monferrato e quelle di Galeazzo Visconti, è certo che Agognate nel secolo seguente fosse interessata da ampie imprese ricostruttive.

La visita pastorale (1596) del Bascapè descrive una chiesa ancora modesta, probabilmente ad aula unica (in cui l’emiciclo dipinto era ancora visibile) e senza sacrestia; inoltre ci segnala che nel mezzo dell’edificio, a meridione, si trovava una “Imago B. Virginis magnae devotionis” e che all’ingresso sulla sinistra si trovava un battistero rudimentale. Del 1708 è la nuova fabbrica della chiesa o il suo “sgrandimento”, ad opera del “Capo Mastro da Muro Paolo Falcone” su disegni approvati dai superiori fin dal 1699.

Uno sguardo alla mappa del Catasto Teresiano (1733) permette di leggere una fabbrica sommariamente compiuta, con una facciata “a rientrare” che farebbe pensare ad un impianto ancora fortemente “barocco”, del tutto compromesso dagli eventi costruttivi successivi ed in particolare dall’aggiunta del porticato. Solo alcune parti della muratura del campanile, trasformato e rialzato nel corso degli interventi, e la piccola abside dietro il coro, sopravvivono oggi come memoria dell’antica costruzione trecentesca. Il restauro del campanile, per il quale è in atto una raccolta di fondi, si propone di completare il programma di rinnovamento della chiesa, divenuta il fulcro spirituale di una comunità attorno a cui si radunano fedeli provenienti da Novara e dal territorio circostante.

 

FRATERNITÀ DOMENICANA

La Fraternità Domenicana, avente sede dal 1988 presso la chiesa di San Gaudenzio di Agognate e autodenominatasi la “Zattera della misericordia di Dio”, è aperta come luogo di preghiera, di lode e di incontro per persone di ogni religione. È un luogo dove trovano ospitalità quanti vogliono condividere il cammino alla ricerca di Dio nella fatica di ogni giorno. La “Zattera” non è composta di soli frati ma, da 29 anni, vive e lavora insieme ai laici, sempre più convinta che ogni cristiano – come insegnò il Concilio Vaticano II – è “sacerdote, profeta e di stirpe regale”.

 

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE SUL TEMA DELLE CONFERENZE

Affreschi novaresi del Quattrocento, testo e schede di Giovan Battista e Filippo Maria Ferro, Società Storica Novarese, Collana “L’arte nel Novarese”, pp 80, 1972.

Affreschi dell’area novarese. Forme pittoriche e messaggi figurativi dal secolo XI al secolo XV: annotazioni e spunti per una ricerca, di Mario Perotti, pp 33-77, in La pianura novarese dal romanico al XV secolo – Percorsi di arte e architettura religiosa, Interlinea Edizioni, Collana “I Segni”, pp 176, 1996.

Restauro dell’abside quattrocentesca nella Chiesa di San Gaudenzio in Agognate, di Paolo Crivellaro e Giovanna Mastrotisi-G. De Paoli, pubblicazione de “I Club per l’Arte” allegata al Corriere di Novara del 14 settembre 2001.

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