Venerdì 19 febbraio 2016 – ore 17,30
Sala Biagetti – Porto Recanati
La locandina:
BERDINI PAOLO
LE CITTÀ FALLITE. I GRANDI COMUNI ITALIANI E LA CRISI DEL WELFARE URBANO
Roma ha accumulato 22 miliardi di euro di deficit ed è una città praticamente fallita. Alessandria è stata dichiarata in default per un debito di 200 milioni. Parma ha un buco di bilancio di 850 milioni. Napoli è in stato di pre-dissesto. L’Aquila è ancora un cumulo di macerie, perché la ricostruzione non ha finanziamenti adeguati. Sono 180 i comuni italiani commissariati per fallimento economico. I primi provvedimenti dei commissari riguardano la cancellazione del welfare, la vendita del patrimonio immobiliare, il licenziamento di personale. Con i tagli alla sanità sono stati soppressi numerosi presidi, le scuole chiudono, i servizi sociali non esistono più. Lo Stato chiude i battenti. Dal 1994, in cambio della cancellazione di ogni regola urbanistica, la cultura liberista aveva promesso un nuovo “rinascimento urbano”. Sono state invece create immense periferie senza servizi e senza anima. La sovraproduzione edilizia ha provocato il crollo dei valori immobiliari, cosicché le famiglie italiane, già colpite dalla crisi economica e dalla disoccupazione, vedono scomparire i servizi sociali e il valore della propria abitazione. Povertà e insicurezza per tutti. Prefazione di Paolo Maddalena.
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Paolo Berdini, (Roma,1948) urbanista, è autore del libro denuncia La città in vendita. Centri storici e mercato senza regole (Donzelli, 2008), che ha lanciato la grande inchiesta di Report sui recenti scempi dell’urbanistica a Roma. Ha collaborato con Italo Insolera alla nuova edizione di Roma moderna (Einaudi, 2011). Editorialista de «Il manifesto», cura una rubrica quindicinale su «Left». Presiede il comitato scientifico dell’Osservatorio Territorio e Aree Urbane della Fillea Cgil. È membro del forum Salviamo il paesaggio.
Paolo Berdini,“Le città fallite. I grandi comuni italiani e la crisi del welfare urbano”, Donzelli (collana Saggine), Roma 2014, pp. XIV-159. Prefazione di Paolo Maddalena