Come Chagall, vorrei cogliere questa terra dentro l’immobile occhio del bue. Non un lento carosello di immagini, una raggiera di nostalgie: soltanto queste nuvole accagliate, i corvi che discendono lenti; e le stoppie bruciate, i radi alberi che s’incidono come filigrane. Un miope specchio di pena, un greve destino di piogge: tanto lontana è l’estate che qui distese la sua calda nudità squamosa di luce – e tanto diverso l’annuncio dell’autunno, senza le voci della vendemmia. Il silenzio è vorace sulle cose. S’incrina, se il flauto di canna tenta vena di suono: e una fonda paura dirama. Gli antichi a questa luce non risero, strozzata dalle nuvole, che geme sui prati stenti, sui greti aspri, nell’occhio melmoso delle fonti; le ninfe inseguite qui non si nascosero agli dèi; gli alberi non nutrirono frutti agli eroi. Qui la Sicilia ascolta la sua vita.
Leonardo Sciascia, da “La Sicilia, il suo cuore”
A San Cataldo e a Santa Caterina Villarmosa, in provincia di Caltanissetta, due eventi, due iniziative culturali volte alla conoscenza, tutela e valorizzazione del territorio. Due iniziative che vedono la partecipazione, il patrocinio di Italia Nostra. Due iniziative che testimoniano della rinascita sociale del Centro Sicilia: un territorio ricchissimo di storia, arte e bellezze paesaggistiche. Un territorio che ha ritrovato, finalmente, la strada della propria identità e insieme il desiderio di futuro.
Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia