Italia Nostra

Data: 23 Settembre 2021

GEP 2021 – Apertura del Palazzo Gaudiosi di Penne

A Penne, la principale residenza dei Gaudiosi è il palazzo sito in piazza Luca da Penne. L’edificio, «tipica costruzione signorile post-barocca», realizzata da Evangelista Gizzarelli di Pescocostanzo, sostituì la casa palaziata degli Armeni, descritta sul Catasto del 1600 come confinate con l’ospedale della Confraternita del Ss. Rosario e dell’Annunziata. Il palazzo, che si sviluppa su tre piani, presenta al piano nobile le aperture dei balconi sormontate da timpani triangolari e semicircolari alternati tra loro. Sul timpano del balcone centrale è collocato lo stemma della famiglia, in cui la figura principale è costituita dalla sirena bicaudata, simbolo araldico di eloquenza e persuasione. Dal portale centrale si accede all’androne che, costituito da varie campate con volte a crociera, precede il cortile scoperto in cui si sviluppa la scalinata che immette al piano superiore. Percorrendola, si osserva, murato sulla parete, lo stemma Armeni: torre armata di cannoni sul trimonzio con il motto UNDIQUE TUTA (Da ogni parte difesa). Entrati nel vestibolo, snaturato da una tramezzatura, dipinti sulla cornice di una porta appaiono gli stemmi Gaudiosi e Scorpione, tra loro accostati, per ricordare il matrimonio di Domenico Gaudiosi e Margherita Scorpione De Sterlich, avvenuto a metà del XVIII secolo.

Le varie sale che seguono, utilizzate in passato per ospitare la collezione di maioliche castellane della famiglia Gaudiosi, presentano una pregevole decorazione pittorica delle volte, eseguita a secco dal pittore locale Vincenzo Maria Ronzi nel 1841. Il soggetto dei dipinti è prevalentemente mitologico. In una delle sale si ammira Il trionfo della Verità e nel salone principale (galleria) Psiche che viene condotta nell’Olimpo da Ermes. In un sovrapporta di quest’ultimo salone un dipinto ritrae Apollo con Giacinto morente, ispirato al celebre affresco staccato di Pinturicchio, che si trova a Palazzo Farnese di Roma. Sui sovrapporta delle altre sale, oltre a scene bucoliche, sono anche dipinte vedute di città italiane: Napoli, Venezia, etc. Il pavimento a mosaico veneziano, detto anche a terrazzo, fu eseguito a metà del XIX secolo dai mastri terrazzieri friulani. Nel palazzo, sempre al livello del piano nobile, è anche ubicato l’elegante oratorio privato dedicato alla Vergine Immacolata. Negli anni ‘70 del secolo scorso il piano nobile del palazzo divenne la sede della locale associazione Combattenti e reduci di Guerra. Successivamente fu acquisito dalla Brioni, attualmente ancora proprietaria. Scheda di Antonio Di Vincenzo. 

Apertura del palazzo ai visitatori domenica 26 settembre 2021 dalle ore 9.30 alle ore 17.00 con convegno finale alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Penne.

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