sabato 17 novembre ore 15.00
breve visita alla tenuta agricola delle Cascine di Tavola incontro con il Centro Educazione del Gusto e la Mortadella di Prato
a seguire ore 17 circa …
visita a un’azienda del Parco Agricolo di Prato, l’Azienda Agricola Raugei, inserita nel progetto Gran Prato, il pane a Km 0
... infine la degustazione
del pane Gran Prato del Panificio Fogacci, accompagnato da olio e vino di Carmignano.
La partecipazione è libera e gratuita, ma si consiglia l’iscrizione telefonando per Prato allo 0574-603186 oppure al 3473624286 o inviando e-mail prato@italianostra.org
per Firenze: contattare Mariarita Signorini 335-5410190 o per e-mail m.r.signorini@virgilio.it
RIDIAMO VALORE ALLA TERRA – PIU’ TERRA COLTIVATA E MENO CEMENTO
Cenni storici delle cascine di Tavola: Nella seconda metà del XV secolo i Medici iniziano a formare una vasta proprietà terriera intorno a Poggio a Caiano e nel 1477 Lorenzo dette avvio, quasi contemporaneamente, alla costruzione della famosa villa su innovativo progetto di Giuliano da Sangallo e di un edificio quadrato a corte centrale denominato “Cascine” anch’esso attribuito allo stesso architetto[2]. La villa, modello ed archetipo di un lungo successivo sviluppo, venne localizzata su un colle, ultima propaggine del Montalbano, a promontorio verso il fiume e la Piana. Le Cascine si trovano invece nella pianura al di là del fiume Ombrone al centro di una vasta tenuta agricola a cui Medici, e poi i Lorena, non smetteranno di dedicare le proprie cure facendone luogo di diletto ma anche azienda produttiva modello. L’importanza data da Lorenzo alle strutture e all’organizzazione agricola del resto, rappresentò un importante cambiamento nella politica di investimenti della famiglia in cui i proventi delle bancarie e commerciali in forte calo vennero sostituiti dalla valorizzazione dei beni immobiliari.
La Tenuta agricola e la Villa, separate dall’Ombrone ma in rapporto visivo, rappresentano i due poli di una grandiosa sistemazione territoriale che Lorenzo non vedrà completata, ma che come un grande e quasi utopico e visionario progetto deciderà per secoli il destino di questo territorio. Si rimanda comunque alla vasta bibliografia esistente per quel che riguarda le varie fasi che hanno portato alla formazione di questo complesso sistema costruito su entrambe le sponde dell’Ombrone e centrato sulla duplice presenza della villa Medicea e delle Cascine. La dimora signorile e la fattoria agricola rappresentano i due poli tra cui si struttura la vasta tenuta, ma anche il duplice carattere dell’organizzazione del territorio sempre in equilibrio tra attività agricole e attività venatorie e di svago, tra natura e artificio. Le attività agricole furono molteplici a cominciare dall’allevamento bovino e dalla produzione di formaggio che ha prevalso fin dal primo periodo, alla coltivazione di orti e frutteti, all’allevamento di api e bachi da seta, fino all’introduzione della coltivazione sperimentale di riso (la prima in Toscana).
http://it.wikipedia.org/wiki/Cascine_di_Tavola