Italia Nostra, in occasione della Settimana nazionale del Patrimonio Culturale 2019, vuole riportare l’attenzione della città, dei suoi abitanti, della comunità nazionale e degli organi di governo, sul monumento celebrativo a Giosuè Carducci di Leonardo Bistolfi, manufatto di elevato valore artistico che necessita di cura e manutenzione.
L’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna accoglie l’invito di Italia Nostra, organizzando per l’occasione due visite guidate all’opera che fa parte del complesso monumentale che comprende Casa Carducci e il suo giardino.
Mercoledì 29 maggio, alle ore 17.00 e alle ore 18.00 Simonetta Santucci, responsabile di Casa Carducci, Jadranka Bentini, presidente di Italia Nostra, e le giovani socie Cristina Principale e Maddalena Stanzani, guideranno il pubblico alla conoscenza ravvicinata di questo straordinario capolavoro dell’arte del Novecento che testimonia l’importanza della figura di Giosuè Carducci per la cultura locale, accademica e popolare. Le visite sono aperte a tutti e ad ingresso libero, ma è gradita la prenotazione a Italia Nostra bologna@italianostra.org o a Casa Carducci tel. 051 347592, CasaCarducci@Comune.bologna.it.
Sempre con l’obiettivo di rivalutare pienamente quest’opera poco conosciuta, nel prossimo autunno Italia Nostra organizzerà un incontro pubblico sul tema che vedrà la partecipazione di studiosi ed esperti della conservazione.
Il Monumento. Nel 1907 il Consiglio Comunale di Bologna prese la decisione di erigere un monumento celebrativo a Giosuè Carducci, il grande poeta che aveva retto la cattedra di letteratura italiana all’Università per quarantaquattro anni. Carducci era stato Presidente della Deputazione di Storia Patria e il suo impegno in difesa della città storica e dei suoi monumenti, a fronte delle trasformazioni in atto fra Otto e Novecento, era stato intenso e proficuo. Bologna intese onorarlo con un monumento grandioso, eretto accanto alla sua casa, a ridosso delle mura della città, entro un contesto architettonico paesaggistico che includeva l’uso del verde ad integrazione e legatura dei gruppi scultorei componenti il monumento affidato a Leonardo Bistolfi, il massimo rappresentante della scultura Liberty in Italia. La complessità dell’opera richiederà anni e anni di lavoro – interrotti anche dalla guerra – e vedrà la fine solo nel 1928, con la solenne inaugurazione alla presenza dei sovrani.
In collaborazione con Istituzione Musei di Bologna – Museo del Risorgimento
