Italia Nostra

Data: 9 Maggio 2017

La Spezia vi invita “Domenica 14 Maggio in Palmaria”

La sezione spezzina di Italia Nostra in occasione della “Giornata dei Beni Comuni” invita il pubblico, per domenica 14 Maggio, con orario 11.00 – 17.00 (anche in caso di tempo incerto) alla “Giornata della Palmaria Bene Comune”.

L’appuntamento sarà sull’isola , allo sbarco del Terrizzo, dove saremo visibili tramite bandierina. Da lì alcuni volontari illustreranno ai visitatori le tante risorse naturali e antropiche che l’Isola (Sito mondiale UNESCO e Parco Naturale) può offrire. Ci ispireremo anche al recente progetto “Isola-Parco: Giardino di Terra e di Mare” a cura del Laboratorio Palmaria. Sarà offerta anche, in collaborazione con la ONLUS Dalla parte dei Forti,
una visita guidata al Forte Umberto I, che è raggiungibile con una suggestiva passeggiata di circa 10 minuti dal luogo di sbarco.

L’invito è rivolto a tutti quanti amano la Palmaria e a quelli che ancora non la conoscono.
Dunque Arrivederci a Domenica 14!

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Per approfondimenti:

Leggi la relazione “PALMARIA, ISOLA PARCO. IL GIARDINO BOTANICO SELVATICO DI TERRA E DI MARE”:

RELAZIONE PALMARIA 28 APRILE

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Isola Palmaria della Spezia: quando le associazioni e i cittadini non solo protestano, ma studiano e propongono. Saremo ascoltati?

GIARDINO SELVATICO di TERRA e di MARE è un progetto presentato poche settimane fa alla Spezia dopo un anno di lavoro multidisciplinare ed è volto alla tutela e alla valorizzazione, in termini ecologici, di tutte le risorse dell’isola sia come VALORE in sé, sia per poter indirizzare al meglio un turismo – già presente – che sia sostenibile e consapevole.

Questo progetto si pone in alternativa all’idea di realizzare, per la nostra isola un modello tipo “Capri”. La Regione Liguria, che attraverso il suo presidente ha parlato di voler importare quel modello ha in mente invece un altro progetto, e cioè realizzare un MASTERPLAN, e in questo senso recentemente è stato incaricato della sua realizzazione l’architetto Kipar, già noto per l’abbattimento dello scheletrone della Palmaria e la realizzazione – da parte delle amministrazioni- di un progetto di passeggiata a mare e realizzazione di “piccoli” approdi per le barche molto discusso e contestato. Il nodo poi è la partecipazione. Fino ad oggi tutti -Regione, Comune di Portovenere – hanno parlato di partecipazione ma nulla si è visto all’orizzonte. Legambiente e Italia Nostra hanno chiesto di essere presenti, in maniera permanente nei due tavoli – quello politico detto” cabina di regia è quello tecnico, di supporto – ma finora l’unica risposta della Regione, tramite l’assessore Scajola è stata: vi consulteremo. Non esattamente quello che avevamo chiesto.

La mappa che accompagna il Progetto “Palmaria giardino di terra e di mare” bene illustra le molte (e talora sconosciute) emergenze ambientali e naturalistiche presenti.  Così il Percorso BOTANICO che abbiamo proposto evidenzia, tra gli altri, il sito/giardino del PAPAVERO GIALLO INSULARE a Punta Secca ed IL GIARDINO DI SCOGLIERA, nella parte più alta della falesia di fronte al mare aperto, oltre all’orto/giardino sommitale (quota 189m.) ricco di specie profumatissime come timo, ruta ed elicriso. Nella parte sommitale (STAZIONE ORNITOLOGICA) si svolge periodicamente -ormai da decenni – un campo di avvistamento, cattura e innanellamento dei migratori secondo un progetto, dell’ISPRA (Istituto Protezione e Ricerca Ambiente).

Ma altrettanto o ancor più pregevoli sono quelli che abbiamo chiamato GIARDINI di MARE, che posso essere visti da tutti prevedendo ad esempio l’utilizzo di una barca con fondo di vetro, già presenti in molti altri siti. Ci sono presenze fondamentali come quelli delle gorgonie e dei coralligeni, o della importante Posidonia marina.

Altri emergenze sono le colture tipiche e quelle silvestri (macchia e boschi di lecci e pini d’Aleppo) o floreali.

Non si può sintetizzare in poco spazio un progetto così analitico, ma oltre ai valori naturalistici, si sono sottolineati quelli antropici, riservando spazio alle fortificazioni militari dell’isola, da preservare nella forma originale perché così solo possono raccontare interi brani di storia militare e di storia tout court. Infine all’interno del FORTE CAVOUR (il più antico, data dal 1856) possono essere previste attività artistico-espressive o anche scientifiche, che ben si sposano con la tranquillità e bellezza del luogo.

Tutto questo può avvenire con la definizione di un vero e proprio “CONTRATTO d’ISOLA”, ovverosia un accordo di natura volontaria tra enti, amministrazioni, associazioni, abitanti che metta al centro la preservazione dell’isola e che, attraverso successivi progetti condivisi, mettere in campo risorse e competenze per realizzarsi. Si tratta solamente di prendere a riferimento quanto già avvenuto per i “Contratti di Fiume” realizzati in molte parti d’Italia e che nella nostra regione hanno visto una significativa elaborazione nel fiume Entella.

Luca Cerretti responsabile Italia Nostra spezia e Stefano Sarti Vice Presidente Legambiente Liguria

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In tutte le stagioni sulla Palmaria sono possibili osservazioni interessanti per l’avifauna. Il periodo più favorevole è sicuramente il periodo primaverile durante la migrazione, che nel mediterraneo coinvolge milioni di migratori appartenenti a centinaia di specie diverse. Dall’inizio degli anni novanta sull’isola dal 15 Aprile al 15 Maggio viene attivata una stazione di inanellamento operante nell’ambito del Progetto Piccole Isole coordinato dall’ISPRA.

Il Progetto Piccole Isole ha l’importante finalità di monitorare qualità, quantità e condizioni generali dei migratori che ritornano in Europa a primavera, in particolare di quelli provenienti dalle aree a sud del Sahara. Il Mediterraneo è un’importante barriera ecologica per i Passeriformi migratori, con specie che tendono ad evitare attraversamenti diretti ed altre che mettono in atto lunghi voli su ampi bracci di mare. Le isole come la Palmaria rappresentano importantissime aree di sosta per questi animali ed è quindi importante preservarne l’habitat.

Gli ornitologi, per mia esperienza, sono molto disponibili e previ accordi si può assistere alle loro attività. Quindi escursioni fatte nell’isola nel periodo del campo, possono includere una visita al campo per osservare le operazioni di cattura, inanellamento e rilascio.

Negli altri periodi dell’anno è sempre possibile osservare e sentire i piccoli passeriformi che popolano al macchia mediterranea oltre ad avvistamenti di uccelli poco comuni come il falco pellegrino, il corvo imperiale e sul mare sterne e il marangone dal ciuffo oltre a costituire un buon punto di osservazioni per uccelli pelagici come le sule.

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