L’Oasi Ca’ Granda, l’Abbazia di Morimondo, il borgo di Fallavecchia e il loro contesto naturalistico
Guida culturale: Cecilia Bellotti
Lunedì 5 giugno 2023
Ore 8.30 – Partenza con pullman riservato dal parcheggio di Via Mario Pagano (Via del Burchiello). Arrivo previsto alle 9.30 a Morimondo, incontro con la nostra guida (Guida Naturalistica ed Escursionistica del Parco Lombardo della Valle del Ticino). Visita dell’Abbazia di Morimondo, nome che significa “morire al mondo”, cioè “vivere da risorti”, fondata nel 1134a Coronate, località ancora esistente a circa un chilometro dall’abbazia, dai monaci provenienti dal monastero cistercense di Morimond in Francia. Un segno notevole ed eloquente della ricchezza di vocazioni che si sono sviluppate è testimoniato dalla fiorente attività dello scriptorium. Anche dal punto di vista agricolo ci fu una notevole espansione con gran numero di fattorie, oratorie mulini dislocati su un territorio di circa 3.200 ettari nel XIII secolo, di cui due terzi erano campi coltivati e un terzo boschi. Visiteremo infatti il contesto paesaggistico molto interessante (marcite, boschi). Si può percorrere un breve tratto a piedi nella campagna anche lungo il sentiero delle erbe legato all’uso tradizionale che di queste facevano i monaci.
Ci sposteremo quindi a Fallavecchia. Si tratta di una frazione di Morimondo, un piccolo borgo rurale di origini longobarde, il cui nome deriva appunto dal longobardo “Fara Vetula”. Sin dal medioevo fu un centro di produzione agricola dipendente dall’Abbazia cistercense di Morimondo, che nel Seicento costruì all’interno del borgo una chiesa dedicata a San Giorgio. Fallavecchia, un tempo comune a sé stante, è cinta da alte mura al cui interno si trovano diverse corti. Vi si accede attraverso un grande arco che ci immette nella corte più grande, contenente l’edificio un tempo riservato alle abitazioni dei contadini e di fronte ad esso le vaste stalle per le mucche. Visiteremo il borgo con le sue cascine e la chiesa, l’oratorio di San Rocco, l’area umida e i filari alberati del progetto di infrastrutture verdi che sono state realizzate qualche anno fa.
Durante la giornata è prevista la sosta per il pranzo alla Cascina Lasso, con l’agriturismo a conduzione familiare in cui si coltiva riso e si alleva per il consumo locale e del ristorante. Si può visitare la cascina e ad accoglierci ci saranno gli agricoltori.
Rientro a Milano previsto per le ore 19.30 circa al Parcheggio di Via Mario Pagano.
Contributo per Italia Nostra: € 105,00 minimo 15 partecipanti
Per eventuali comunicazioni urgenti dell’ultimo momento potete chiamare 340 2897785
L’origine dell’Oasi Ca’ Granda
L’origine dell’Oasi Ca’ Granda arriva da lontano: il suo nome deriva da quello dell’antico Ospedale Maggiore di Milano, l’attuale Policlinico: fondato nel 1456, fin dalle origini chiamato affettuosamente “Ca’ Granda” perché curava e accoglieva tutti, in particolare i più bisognosi. Papi, nobili e borghesi donarono alla Ca’ Granda numerosi terreni e cascine: da affittare per sostenere le cure gratuite; da coltivare per garantire cibi genuini ai pazienti
Dal 2015, a prendersi cura di questo eccezionale patrimonio rurale è la Fondazione Patrimonio Cà Granda, la cui missione è quella di valorizzare le qualità ambientali, agricole e storiche del patrimonio affidatole, destinando gli utili di gestione ai progetti di ricerca scientifica e di umanizzazione delle cure del Policlinico di Milano.
Con l’Oasi Ca’ Granda, la campagna alle porte di Milano ritorna a far parte della vita dei suoi cittadini.
Una straordinaria esperienza di agricoltura, natura e cultura!
