Gentili soci e amici,
la Sezione di Rimini ha il piacere di invitarvi all’inaugurazione della Mostra OLTRE GLI SGUARDI. Istantanee etnografiche dai depositi del Museo degli Sguardi di Rimini.
Giovedì 11 ottobre 2018, alle ore 17.00, presso il Museo della città (sala delle teche), vi sarà una breve presentazione iniziale dei curatori presso la Sala del Giudizio.
La mostra è promossa e curata dal:
Comune di Rimini, Assessorato alle Arti, Musei Comunali,
Italia Nostra Rimini: Sonia Migani (Antropologa), Sonia Fabbrocino (Presidente di Italia Nostra Rimini e operatrice museale), con la collaborazione di Guido Bartolucci (Ricercatore).
Ad anteprima del Festival del Mondo Antico 2018 | XX edizione – tra Oriente e Occidente, Dialoghi nel tempo viene presentata una esposizione di manufatti provenienti dai depositi del Museo degli Sguardi.
Nella mostra, vengono portate alla luce le raccolte etnografiche che evocano orizzonti lontani e che, con il loro linguaggio simbolico, favoriscono l’incontro e il dialogo fra le culture.
La promozione e la curatela di una mostra sul tema delle collezioni nei depositi comunali è nata dall’interazione e dal dialogo tra Italia Nostra Rimini e l’Assessorato alle Arti, e i Musei comunali, in cui si è intrapreso un percorso condiviso nel valorizzare e sensibilizzare in modo critico e creativo le ricchezze delle collezioni del Museo degli Sguardi, che negli ultimi anni ha visto progressivamente perdere il suo ruolo e funzione.
Un patrimonio di manufatti provenienti da Africa, Oceania, America Precolombiana e Cina, raccolti nella seconda metà del secolo scorso da alcuni viaggiatori – collezionisti che con le loro cessioni hanno dato vita all’attuale Museo degli Sguardi.
L’allestimento contempla tre sezioni, ognuna dedicata a un collezionista: Dinz Rialto, le cui raccolte hanno fondato nel 1972 il Museo etnografico a lui intitolato, Ugo Canepa e i Frati Minori di Covignano che ne hanno successivamente arricchito il patrimonio. In mostra anche alcuni manoscritti etiopici in amarico successivi al XVI secolo e quattro notevoli opere Inuit scolpite in osso da abili artisti intorno agli Anni Sessanta del secolo scorso che presentano sorprendenti assonanze con la scultura occidentale contemporanea.
Il percorso di visita non segue un criterio scientifico né didattico: il visitatore si trova davanti a un immaginario deposito museale, il luogo in cui il materiale viene conservato, ordinato e studiato, e che, secondo lo stereotipo, vede le opere collocate alla rinfusa e avvolte dalla polvere del tempo.
Consapevoli della cautela con cui, oggi, l’antropologia suggerisce di rivolgersi al patrimonio culturale, ancor più se appartenente a culture diverse dalla nostra, i curatori hanno scelto di rinunciare a un allestimento rigorosamente etnografico, frutto di una classificazione univoca, per stimolare una riflessione sul ruolo di questa tipologia di museo nella società contemporanea, lasciando il campo aperto a interpretazioni plurali e possibili nuove narrazioni.
Mi auguro che questo progetto possa sollevare domande e interesse e contribuisca a ripensare il Museo degli Sguardi, un patrimonio da conoscere e valorizzare con una visione nuova, che gli riconosca un ruolo nei progetti educativi al patrimonio, nella scoperta delle tradizioni extraeuropee in un momento di profondo cambiamento sociale, economico e culturale della nostra città.
Scarica il pdf con il dépliant della mostra Depliant_Mostra deposito Museo Sguardi Rimini Italia Nostra
La mostra rimane aperta fino al 25 novembre 2018