Domenica 22 maggio 2022 ore 15,15
Escursione archeo – naturalistica tra preistoria e medioevo accompagnati dalla guida ambientale Nicola Romeo Arena
Nell’ambito della settimana del Patrimonio culturale 2022 “Italia salvata e da salvare”, la sezione “Paolo Orsi” di Soverato – Guardavalle continua l’opera di valorizzazione e divulgazione dei beni culturali e ambientali organizzando una visita al sito geo-archeologico della Pietra di Sant’Antonino a Davoli – CZ.
Le ricerche di superficie ad opera dei soci hanno portato alla luce frammenti di selce e una punta di freccia in ossidiana e scoperto le incisioni rupestri risalenti al periodo medievale. Inoltre durante una fase di sbancamento da parte dell’amministrazione comunale sono state messe in luce alcuni tratti di mura e i resti di tombe del XVII sec.
Dunque, il luogo, frequentato già in Età neolitica, fu scelto successivamente per la sua posizione strategica e ascetica dai monaci in cerca di pace e solitudine per edificare un monastero a ridosso di un monolite in granito di grandi dimensioni.
Dell’antico monastero restano poche tracce sparse qua e là intorno al monolite granitico e poche fonti storiche. Anticamente era chiamato “monastero di S. Maria di Focà, o Vergine di Pietra Santa. Doveva trattarsi di un ampio complesso edilizio raggiungibile tramite una via di comunicazione che collegava, per vie montane, i paesi interni.
L’antico monastero di Sant’Antonino fu distrutto la prima volta da un sisma nel 1716, ricostruito e nuovamente distrutto da sisma del 1783. Venne riedificato nel 1796 con solo 6 celle e una piccola Chiesa.
Il luogo domina, dai suoi 1.100 metri di altezza, il golfo di Squillace ed emana un grande fascino per le dimensioni imponenti del monolite ma è particolarmente interessante anche per il paesaggio e l’ambiente vario e incontaminato.