La Settimana del Patrimonio culturale di Italia Nostra di quest’anno è intitolata Italia salvata e da salvare, per ricordare la mostra fotografica, ITALIA DA SALVARE, inaugurata nel 1967 sotto la presidenza di Giorgio Bassani: un evento che fece molto scalpore e stimolò una nuova consapevolezza, sia nell’opinione pubblica che nella classe dirigente, del valore del Patrimonio culturale nazionale. Sono passati anni e molto è stato salvato anche se qualcosa è, purtroppo, andato perso.
Se la nostra consapevolezza collettiva del valore del Patrimonio culturale ha fatto enormi passi avanti, altrettanto non si può dire, però, riguardo al Paesaggio italiano. Il depotenziamento delle Soprintendenze e il decreto Semplificazioni, specificamente dedicato alla velocizzazione delle autorizzazioni degli impianti eolici e fotovoltaici a terra, continua a trasformare i territori di pregio naturalistico e paesaggistico italiani in zone industriali. Al pari delle speculazioni edilizie che hanno stravolto Italia all’epoca del boom economico, la transizione energetica rischia, se lasciata nella deregulation attuale, di generare un rilevante consumo di suolo (dato rilevato da ISPRA), con effetti irreversibili anche all’agricoltura e all’attività turistica delle aree interne. Questo avviene perché si è scelto di non affrontare il nodo della pianificazione, anzi senza la minima cautela per valori fondanti della Repubblica affermati nella prima parte della Costituzione, richiamati con forza dalla Coalizione Art. 9, cui anche Italia Nostra aderisce. Italia Nostra mette in pratica i principi della Convenzione di Faro, riunendo i suoi soci in una comunità che “attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale, e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future”. La campagna coincide con la raccolta del 5×1000 ed è quindi un’occasione per spiegare ai cittadini le attività quotidiane dei soci volontari.
La manifestazione che si svolgerà a Trieste, uno dei quaranta eventi che avranno luogo su tutto il territorio nazionale, prevede l’allestimento di un punto informativo dove sarà possibile conoscere lo status quo del Patrimonio Culturale locale di maggior valore, soggetto a criticità relative l’abbandono o ad una gestione che non riconosce del tutto le potenzialità del Patrimonio Culturale come risorsa non replicabile per la Comunità.
In particolare, l’obiettivo è far conoscere e sensibilizzare i cittadini su temi indifferibili, come il futuro di Portovecchio, del Mercato Coperto, e dei giardini storici.
Antonella Caroli
Presidente nazionale Italia Nostra
7 maggio 2022
gazebo informativo: piazza Cavana n. 5
orari: 10:30-14:30
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IL GUSTO PER LA CULTURA.
I mercoledì triestini, fucina di idee per la salvaguardia della città
Recupero e riuso di spazi e manufatti inseriti nel tessuto urbano per farli divenire centri di aggregazione e di diffusione della cultura. disseminazione di elementi funzionanti e funzionali ad un’idea di città a misura di cittadino che pratica la cultura come substrato vitale
Strutturare un luogo definito dal “gusto per la cultura” che trovi nella sua valorizzazione elemento di innovatività e al contempo consolidamento della storia, divenendo contenitore e promotore della tradizione triestina del cibo e collegando ad esso la realizzazione di proposte innovative che possano coinvolgere la comunità con azioni sostenibili e creative.