sabato 4 dicembre 2010, ore 15,00
Via Umberto I, num. 42 – Tarquinia
Italia Nostra di concerto con il Sindacato italiano Balneari continua a denunciare l’attacco al paesaggio maremmano lungo la costa tirrenica del Lazio e della Toscana. In contrasto con le direttive europee che sostengono la priorità di difendere i contesti urbani e ambientali di particolare rilevanza storica e paesaggistica, molte amministrazioni locali sostengono una programmazione infrastrutturale rappresentata da – autostrade che si sovrappongono ad antiche strade consolari di
proprietà dei cittadini italiani: il caso dell’Aurelia; – centrali nucleari costruite in terreni con importanti criticità
geomorfologiche e acquifere: il caso Montalto di Castro; – centrali a carbone che avvelenano quello che rimane della
produzione agricola tosco-laziale: il caso di Tarquinia; -proliferare di “porti turistici” che alterano l’equilibrio naturale
delle nostre coste e contribuiscono a far scomparire il paesaggio di dune di sabbia che caratterizzava l’habitat litoraneo da Grosseto a Gaeta: i casi di Talamone, Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio, Porto Badino.
proprietà dei cittadini italiani: il caso dell’Aurelia; – centrali nucleari costruite in terreni con importanti criticità
geomorfologiche e acquifere: il caso Montalto di Castro; – centrali a carbone che avvelenano quello che rimane della
produzione agricola tosco-laziale: il caso di Tarquinia; -proliferare di “porti turistici” che alterano l’equilibrio naturale
delle nostre coste e contribuiscono a far scomparire il paesaggio di dune di sabbia che caratterizzava l’habitat litoraneo da Grosseto a Gaeta: i casi di Talamone, Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio, Porto Badino.
Tutto questo ignora gli interessi di una delle più importanti risorse economiche del Paese: il turismo nazionale e straniero.
Un turismo che presto abbandonerà i lidi toscani e del Lazio per ricercare altrove quelle oasi paesaggistiche, naturali
e d’interesse culturale che nelle due regioni si erano miracolosamente conservate e oggi rischiano di scomparire definitivamente.
Per Informazioni
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Ebe Giacometti : 3472600163