Italia Nostra

Data: 2 Aprile 2015

Tre appuntamenti per visitare “I tesori di Ascoli, giardino di pietra”

Prosegue l’iniziativa delle visite a singole opere d’arte di Ascoli e del Territorio Piceno per scoprirne, assistiti da esperti, il valore, il pregio, la storia. Si tratta, come è noto, di un approccio innovativo al mondo dell’arte per consentire una conoscenza più approfondita e coinvolgente. Nel primo periodo dell’anno sono previsti tre appuntamenti:

 

Giovedì 16 aprile la Dottoressa Carolina Ciociola, autrice di un volume dedicato al pittore, illustrerà le opere di Nicola Monti custodite nella Pinacoteca Civica della città e nella Chiesa di San Cristoforo. L’appuntamento è alle ore 16.00 presso la Pinacoteca Civica e alle ore 17,30 nella Chiesa di San Critosforo.

 

Sabato 23 maggio l’appuntamento è alle ore 16.00 presso il Museo Diocesano di Ascoli. Il Dottor Francesco De Carolis illustrerà uno dei capolavori della pittura barocca italiana: Il Transito di San Francesco Saverio del Baciccio, opera realizzata dall’artista per il Tempio di San Venanzio, prima tempio romano, trasformato ,in seguito, in chiesa romanica e, poi, in edificio barocco, luogo di culto dei Gesuiti.

Da questo prestigioso tempio , ormai chiuso al culto, il famoso dipinto fu trasferito nella chiesa di Sant’Agostino, dove giaceva quasi in condizione di abbandono in un angolo senza luce. Effettuato il restauro, è stato possibile riscoprire l’esemplare luminosità dell’opera e il suo autentico valore. Dopo l’esposizione nel Palazzo Ghigi di Ariccia, l’opera è tornata nella città per cui fu dipinta ed ora rappresenta la punta di diamante del Museo Diocesano, ricco peraltro di altri numerosi capolavori.

 

Domenica 31 maggio, l’appuntamento è alle ore 11.00 presso la Chiesa di Santa Maria delle Piane a Quintodecimo, frazione di Acquasanta Terme. La Dottoressa Sara Gentile consentirà la scoperta di una chiesa di un piccolo centro, completamente affrescata da Frà Paolo Mussini, pittore originario di Reggio Emilia, che , dopo una vita avventurosa, meritevole di una rivisitazione anche cinematografica per il valore dell’artista e per la complessità della sua vicenda umana, chiese ospitalità nel Convento dei Cappuccini di Ascoli e, poi, si rifugiò, nella piccola frazione di Quintodecimo, dove diede inizio alla completa copertura di tutte le pareti interne della chiesa con affreschi e con la realizzazione di numerose pale d’altare, sollecitando, nei primi anni del 1900 , in cui queste modalità di raccolta fondi non erano consuete, l’elargizione di offerte, che pervennero da tutta Italia.

Già per questo la Chiesa merita una visita. La giustifica, peraltro, anche il valore dell’opera dell’artista, che conquista con la vivacità dei colori, l’afflato simbolico, l’incanto dei paesaggi e della natura. La Dottoressa Sara Gentili , responsabile di una Associazione del posto, ci guiderà alla scoperta di questo luogo veramente unico e di una vicenda umana esemplare.

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