Sabato 8 ottobre 2022 dalle ore 10.00 alle 11.30, alla scoperta del miglio romano da via Santa Chiara a Porta Vescovo.
“Veronetta” è il nomignolo affibbiato, oltre 200 anni fa, dalle truppe napoleoniche, alla “città antica” di Verona sorta, oltre 2000 anni fa, in riva sinistra del fiume Adige. In sintesi, nel 148 a.C., con la costruzione della via consolare Postumia, il villaggio protostorico e reto-cenomane che, dal X secolo a.C., sorgeva sul colle (a controllo del sottostante guado roccioso) venne rapidamente romanizzato: lo testimonia un lungo tratto di mura urbiche conservato a fianco delle fondamenta della porta (di età “claudia”, circa 40 d.C.) da cui la via consolare usciva in direzione di Vicenza/Aquileia. Sebbene, dalla metà del I secolo a.C., la Verona romana fosse stata espansa in riva destra, entro l’ansa dell’Adige, la “città antica” continuò ad estendersi, in riva sinistra, per altri 18 secoli. Le tracce di questa lenta ma progressiva espansione si possono seguire lungo il tracciato della Postumia, oggi ricalcato per circa 1500 metri (cioè poco più di 1 miglio romano) da Via Santa Chiara a Porta Vescovo: dai rifacimenti ordinati da Teodorico, alle prime cinte murarie che nel X secolo d.C. furono erette a difesa dei monasteri extra urbani di Santa Maria in Organo e San Nazaro. In quel “miglio”, si passa per le mura comunali del XII secolo, a quelle scaligere ed ai loro rifacimenti ordinati dai Veneziani (agli inizi del XVI secolo), fino alle loro modifiche asburgiche fatte nella prima metà del XIX secolo.
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