Italia Nostra

Data: 29 Marzo 2020

Covid-19: interviene l’immunologa Cristina Rinaldi

Pubblichiamo il contributo dell’immunologa Cristina Rinaldi, già Prof. di  Immunologia ed Immunopatologia  Facolta’ di Medicina e Chirurgia, Università La Sapienza di Roma – socia di Italia Nostra e attiva sul fronte della difesa del territorio.

“Partendo dall’osservazione che la Regione Veneto il 23 marzo ha dato il via alla Sorveglianza Attiva su tutto il suo territorio, – sottolinea la Rinaldi riferendosi ad un documento inviato alle istituzioni – sulla base del successo ottenuto nel controllo della diffusione dell’epidemia COVID-19 nella città di Vo Euganeo utilizzando il sistema della Sorveglianza Attiva,  modello applicato con successo in Corea del Sud e in Cina, e dalla preoccupazione che alcune istituzioni locali, anche su richiesta, si sono rifiutate di applicare tale strategia vincente (alcuni Comuni e la USL della Toscana, la Regione Lombardia, ecc. ),  ho ritenuto opportuno rivolgere personalmente un appello al Presidente della Repubblica, On. dott. Avv. Sergio Mattarella, Al Presidente del Consiglio, Prof. Avv. Giuseppe Conte, Al Ministro della Salute, On. dott. Roberto Speranza, Al Vice Ministro della Salute, dott. Pierpaolo Sileri e ai  Presidenti delle Regioni italiane per chiedere l’applicazione della Sorveglianza Attiva vs l’epidemia COVID-19 su tutto il territorio italiano, e soprattutto in quelle zone dove ancora il contagio è contenuto e dove pertanto può avere il massimo successo.”

La strategia della Sorveglianza Attiva, rientra tra i tre sistemi fondamentali per la lotta contro il diffondersi delle epidemie, rappresentati in ospedale dai ricoveri e dalla rianimazione, nelle case dalla disciplina e dall’isolamento e nel territorio dalla sorveglianza attiva,  e consiste in un sistema di monitoraggio dei pazienti positivi e dei loro contatti asintomatici, testando la positività al virus sui famigliari e a cerchi concentrici sul vicinato, sugli amici e su tutti coloro che possono essere stati in contatto con il paziente positivo, secondo quanto indicato nel protocollo dei Proff. Crisanti e Cassone, già adottato in Veneto. Per testare la popolazione si usano fondamentalmente due metodiche: i classici tamponi, che oggi ormai risultano di difficile reperimento e test rapidi sierologici, reperibili e affidabili, già oggi usati nella Regione Toscana , oltre che in Cina, Taiwan, Singapore, Russia e dal 27 marzo anche negli Stati Uniti. “Queste misure permettono di poter individuare, tenere in isolamento e controllare, anche con sistemi tecnologici di rilevamento a distanza, come ben sperimentato in Cina, Corea e Singapore,  gli asintomatici risultati positivi che potrebbero diffondere l’infezione, dato che almeno il 45%  dei positivi risulta asintomatico! Oggi in Italia, eccezion fatta del Veneto, ai contatti stretti asintomatici dei soggetti positivi è solo prescritta la quarantena precauzionale, ma senza controllare se sono positivi. Questa precauzione, anche se può essere utile, non e’ automaticamente sufficiente per controllare e arginare il rapido evolversi del contagio,  come dimostrato dalla tragica situazione attuale in alcune Regioni italiane, in particolare nel Nord. Pertanto ho chiesto che venga applicata a tutte le Regioni d’Italia la Sorveglianza Attiva, così come oggi è applicata nel Veneto, utilizzando anche i test rapidi sierologici, con monitoraggio e controllo, possibilmente con sistemi tecnologici, dei soggetti positivi e dei loro contatti asintomatici. Ho chiesto inoltre che venga applicata tale misura con particolare urgenza riguardo alle Regioni del Centro-Sud, in cui ancora il contagio è contenuto, ma che rischierebbero  di avere un impatto ancora più drammatico di quanto sta avvenendo oggi in Lombardia.”

D.) La sorveglianza attiva nei confronti del virus SARS-CoV-2 è un argomento che ha preso le mosse dall’esito delle ricerche condotte sulla popolazione di Vo’ Euganeo e dalle soluzioni adottate in Corea del Sud. Quali metodiche si potrebbero attivare per realizzare questo tipo di controllo sulla condizione sanitaria della popolazione? Tamponi a tappeto o anche controlli attraverso strumenti digitali?

            R: come spiego nella mia lettera appello ai Presidenti,  la Sorveglianza Attiva applicata all’epidemia COVID-19 consiste nel testare la positività al virus nei contatti asintomatici del soggetto positivo, cominciando dalla famiglia, i vicini, gli amici, i colleghi. Quindi non tamponi a tappeto, ma test mirati a cerchio intorno al caso positivo.  Una volta individuati i casi positvi, questi dovrebbero essere messi in quarantena e controllati con sistemi digitali (app sul telefonino), come è avvenuto in Cina, Corea del Sud e Singapore…

D.) Si possono evidenziare delle discrepanze rispetto alla popolazione di Vo’ Euganeo da non renderlo un campione attendibile? Soprattutto per fattori quali età, esposizione ad agenti inquinanti, corredi genetici, sesso?

        R: per quel che mi risulta, la popolazione di Vo rappresenta un campione della popolazione veneta che è  paragonabile alle altre regioni del Nord, in particolare alla Lombardia e all’Emilia Romagna per istruzione, reddito, stile di vita, età , ecc.

D.) Il caso degli asintomatici contagiati dovrebbe avere la stessa proiezione potenziale sul resto della penisola oppure no? Alcune aree potrebbero avere situazioni diversificate, pensiamo ad esempio a zone dove il contagio è ridotto.

            R: con il metodo della Sorveglianza Attiva si riesce ad evidenziare il numero di persone asintomatiche positive che trasmetto il contagio, senza saperlo.

Nelle Regioni più colpite dall’epidemia, come la Lombardia e l’Emilia Romagna, dato che non hanno applicato questa metodica, è difficile dire quanti asintomatici positivi ci sono… ma, considerando che la mortalità per questo virus si attesta di norma intorno al 3/4 % (in Cina oggi 4%), mentre in Lombardia arriva oggi fino al 15%  i casi positivi (asintomatici e sintomatici) potrebbero avere qui valori di circa 150.000 casi contro i 39.400 dichiarati ! In Emilia con mortalità oggi del 10,8% si potrebbero avere valori di circa 35.000 invece dei dichiarati 12.300. Nelle zone dove invece il contagio è ridotto come nel Lazio con mortalità intorno 4,9% avremo una proiezione di 3.100 casi rispetto ai 2.505 attuali dichiarati…. Là invece dove ancora la mortalità è bassa, ad esempio in Basilicata con l’1,6%della mortalità  la proiezione è negativa e cosi in Umbria. Pertanto la proiezione potenziali  sono diverse nelle varie regioni a seconda della mortalità.

D.) Secondo Lei sarà possibile attuare la sorveglianza attiva in modo più serrato in concomitanza del sopraggiungere della stagione estiva? Cioè le temperature più elevate potrebbero favorire una diminuzione fisiologica dei contagi e dunque lasciare più tempo per attuare le metodiche di controllo dello sviluppo degli anticorpi nella popolazione?

            R: Dato che questo virus è in fondo un virus influenzale, è plausibile pensare che con la stagione estiva, diminuisca la sua virulenza. I virus in generale temono le alte temperature. Già con 38% C° muoiono. (vedi infatti l’effetto antivirale della febbre). Mai come quest’anno accoglieremo con gioia le alte temperature estive..! attenzione però che con i primi freddi potrebbe ritornare e non sono sicura che il vaccino sarà pronto per ottobre….tuttavia auguriamocelo!

D.) Il caso di studio di Ferrera Erbognone, nella provincia di Pavia, potrà portare evidenze scientificamente rilevanti circa lo sviluppo “naturale” degli anticorpi in una popolazione assunta come campione in un dato momento storico, dato che in quella comunità non si è registrato nemmeno un contagio?

            R: è un piccolo borgo di 1.000 abitanti, e sono molto attenti e rigorosi all’applicazione delle regole, e credo abbiano chiuso anche gli accessi. Non credo che abbiano anticorpi naturali vs Sars-CoV-2 diversi dal resto della popolazione della Regione. Non hanno casi sintomatici ma credo che debbano ora verificare se esistono asintomatici positivi. Mi sembra comunque che si siano tutti messi in quarantena volontaria. Ma devono continuare a stare attenti. Anche nel paese dove sto io adesso, di 4.000 anime, fino ad una settimana fa non ci stava nessun caso… poi se ne è contato uno…. Ora sembra un paese fantasma. In giro non si vede nessuno. Solo qualche negozio di prima necessità.

D.) E soprattutto puo’ aiutarci a comprendere se si stanno compiendo studi ulteriori circa l’immunità di alcune comunità rispetto ad altre? Il contagio potrebbe essere stato arginato esclusivamente dalle procedure di distanziamento sociale poste in essere in alcuni comuni, quali Prato ad esempio?

              R: non credo che in Italia ci siano diversità sull’immunità di alcune comunità rispetto ad altre. Questo poteva essere un discorso valido anticamente quando alcuni paesi erano distanziati e isolati, ma oggigiorno con le comunicazioni, la globalizzazione, gli scambi non esiste questa possibilità. A Prato ci sta un numero di casi basso ma non è poi così basso, oggi contano 189 casi positivi. Le procedure di distanziameno sociale sono ottime e fondamentali, ma andrebbero anche valutati e controllati i casi asintomatici positivi.

           Considerando che in Italia non si è applicata da subito la sorveglianza attiva, come è stato fatto in Cina,         Corea Singapore, ma solo misure di contenimento graduali, il diffondersi del contagio è stato molto più alto che in quei paesi…..non sono stati presi in considerazione gli asintomatici positivi che hanno inconsapevolmente infettato.

          Pertanto io ritengo che bisognerà aspettare ben più dei due mesi che ha impiegato la Cina per iniziare ad uscire di casa.  Calcolando che ai primi di marzo abbiamo iniziato gradualmente a chiudere scuole, negozi, uffici ….e fabbriche ancora neanche tutte… dovremo poter aspettare almeno il doppio della Cina e della Korea….quindi direi fino ai primi di luglio…… con il caldo poi andrà meglio, come ho detto prima….ma attenzione dovremo usare la massima cautela ancora per altri mesi, e poi arriverà l’autunno e con i primi freddi potrebbe ritornare l’epidemia….ma speriamo che i ricercatori mettino presto a punto il vaccino mirato!

Per approfondimenti:

Ai Presidenti x S.A. COVID-19

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