Nel nostro Paese gli incendi estivi sono una vera e propria piaga da debellare. Ogni anno in Italia scompare una superficie pari a 34 km2, estesa quanto il Parco delle Cinque Terre, secondo gli studi dell’ISPRA. Un fenomeno dagli effetti disastrosi, con l’abbandono di colture, perdite economiche, devastazione di paesaggi e depauperamento della biodiversità.
I cittadini spesso sono spettatori impotenti. E le associazioni si trovano a fronteggiare fronti infuocati che implicano preoccupazioni notevoli per la forza distruttiva delle fiamme e timori per le figure che si nascondono dietro all’accensione dei roghi.
Gli appelli di Italia Nostra
Ed ogni anno, puntualmente si rincorrono gli appelli alla pulizia delle aree incolte o ai comportamenti responsabili. E’ il caso delle denunce importanti effettuate dalla sezione di Italia Nostra Alto Tirreno Cosentino in questi primi giorni di luglio o di quelle ripetute di Italia Nostra Sud Salento nell’impegno strenuo nel combattere questa piaga ad esempio nella pineta di Sant’Andrea.
Eppure in taluni casi, le richieste effettuate dal basso possono avere effetti molto positivi.
L’iniziativa delle associazioni di Ostuni
Per prevenire il fenomeno, le realtà associative di Ostuni, con Italia Nostra Messapia, hanno dato vita ad una serie di richieste precise alle istituzioni. Dal rafforzamento dei controlli da parte della polizia locale al monitoraggio del territorio, ai divieti per l’uso di fuochi d’artificio alla realizzazione di una campagna ad hoc.
Richieste che hanno un peso, quello dei cittadini che, occupandosi del proprio territorio possono riuscire a cambiare lo stato delle cose.
La cura del territorio
Italia Nostra Roma nel gennaio scorso, ringraziava pubblicamente le autorità che avevano dato vita alla rimozione della discarica, più di una volta soggetta alle fiamme, situata a Ponte Mammolo nella Valle dell’Aniene. Un buon risultato, un segno importante di ritorno alla legalità per un territorio delicato dal punto di vista ambientale. Un primo successo perchè ancora tanto c’è da fare. Ed al plauso per l’operazione appena completata, si associa la richiesta ulteriore di bonifica della discarica a ridosso di via Tor Cervara.
Gli unici antidoti ai roghi sono questi, la dedizione e la cura per un territorio da salvare, per evitare che un’altra estate rovente possa devastare un’area grande quanto il Parco delle Cinque Terre.
