Dall’editoriale di Carlo Rubbia, Nobel per la Fisica
“Secondo le previsioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, circa 1.6 miliardi di persone, un quarto della popolazione odierna, sono ancora senza elettricità, precluse quindi dalla stragrande maggioranza delle attività industriali e da una anche ben minima creazione di posti di lavoro. La maggioranza di queste popolazioni (4/5) vive in aree rurali nei paesi in via di sviluppo, principalmente in Asia ed in Africa. Circa 2.4 miliardi di persone dipendono quasi esclusivamente dalla biomassa tradizionale come sorgente principale di energia.
Tali cifre non sono destinate a decrescere apprezzabilmente nel futuro (2030), in quanto la riduzione dovuta all’imponente elettrificazione della Cina è all’incirca compensata dagli aumenti di popolazione dell’africa sub-Sahariana e dalla lenta decrescita dell’Asia del sud. Il permanere di una così vasta frazione della popolazione mondiale in uno stato di estrema indigenza e l’impossibilità di creare, a termine, le condizioni per un sostanziale miglioramento delle condizioni socio-economiche sono alcuni dei più seri problemi, sui quali la popolazione mondiale più ricca non può continuare a trascurarne l’esistenza.
Diviene pertanto sempre più urgente sviluppare su larga scala nuove tecnologie compatibili con l’ambiente.”
Si pubblica il pdf del numero del Bollettino n. 426 “Non carbone ma ricerca”: Bollettino n. 426