Indirizzo/Località: Borgo Cotogni – Corso della Repubblica, 72 – Forlì
Tipologia generale: palazzo storico
Tipologia specifica: biblioteca / musei civici
Configurazione strutturale: struttura a crociera tipica dell’architettura ospedaliera italiana del Rinascimento, replicata in periodo barocco con accorgimenti tecnologici e spaziali di grande respiro
Epoca di costruzione: sec. XVIII
Comprende: nel palazzo hanno sede la biblioteca comunale Aurelio Saffi e parte dei musei civici
Uso attuale: la sede originaria è chiusa dal 2012, nonostante vi siano tuttora presenti gran parte della Pinacoteca, il Museo Archeologico, già chiuso dal 1996, quello Etnografico (fra i più importanti d’Italia con il Pitrè di Palermo) e l’Armeria. Dopo lavori di consolidamento di solai e restauri di decorazioni alle pareti delle sale della Biblioteca, è tuttora chiusa per sospensione dei lavori anche in una parte importante della Biblioteca e manca un progetto complessivo di restauro.
Uso storico: dismessa la funzione ospedaliera con la costruzione nel 1914 della nuova struttura adiacente a padiglioni, venne utilizzato nel 1921 per le Esposizioni Romagnole Riunite, dando in seguito origine alla sede degli Istituti culturali della città – Musei civici e Biblioteca
Condizione giuridica: Comune di Forlì
Segnalazione: del maggio 2020 – segnalazione della Sezione di Forlì di Italia Nostra forli@italianostra.org
Motivazione della scelta
Ex Casa di Dio costruita dall’architetto Giuseppe Merenda nel 1720 con la struttura a crociera tipica dell’architettura ospedaliera italiana del Rinascimento, replicata in periodo barocco con accorgimenti tecnologici e spaziali di grande respiro. Dismessa la funzione ospedaliera con la costruzione nel 1914 della nuova struttura adiacente a padiglioni, venne utilizzato nel 1921 per le Esposizioni Romagnole Riunite, dando in seguito origine alla sede degli Istituti culturali della città (Musei e Biblioteca). Con la destinazione a Musei del convento di San Domenico e l’apertura del palazzo Romagnoli come sede gestionale ed espositiva, fu iniziato il trasferimento delle collezioni.
La sede originaria è chiusa dal 2012, nonostante vi siano tuttora presenti gran parte della Pinacoteca, il Museo Archeologico, già chiuso dal 1996, quello Etnografico (fra i più importanti d’Italia con il Pitrè di Palermo) e l’Armeria. Fino all’emergenza coronavirus era rimasta aperta parte della Biblioteca e accessibile su prenotazione il solo salone principale che, nel maggio del 2018, era stato aperto e visitato per la Giornata Nazionale dei Beni Comuni di Italia Nostra.
Nell’ottica di un recupero del bene la Sezione pensa ad una Campagna presso Comune, Soprintendenza, cittadini e scuole per sollecitare la ripresa dei lavori già promossi dalla precedente amministrazione; supporto alla progettazione; richiesta di aperture periodiche delle Sale principali agibili per visite guidate; promozione della conoscenza dei patrimoni conservati e a rischio di dispersione da recuperare; incontri e pubblicazioni.
EVENTUALI RIFERIMENTI STORICO-BIBLIOGRAFICI
Soc. di Studi Romagnoli, Saggi e Repertori n. 48, Palazzo del Merenda. Un patrimonio forlivese, a cura di M.Mengozzi, G. Poma, Cesena, 2020;
Emiliani, C. Mari, I Musei civici di Forlì: Ridefinizione di un progetto, IBC, RER 2013; Patrimonio ospedaliero, un percorso attraverso l’Europa, p. 31, MONUM, Editions du Patrimoine, Programma Cultura 2000; E. Casadei, Forlì e dintorni, pp. 235 – 322, Forlì 1928
EVENTUALI RIFERIMENTI ICONOGRAFICI E LETTERARI
Francesco Divenuto, La mosca d’inchiostro. L’inedito album di Giuseppe Merenda, Ed Il Ponte vecchio, Cesena 2013;
I beni della salute. Il patrimonio dell’Azienda sanitaria di Forlì, a cura di M. Gori, U. Tramonti, Motta Editore, Milano 2004 .