Autore segnalazione | La precedente segnalazione è avvenuta il 5 Gennaio 2020 ad opera della Sezione di Caserta di Italia Nostra – caserta@italianostra.org. |
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Data aggiornamento | 15/06/2021 |
Denominazione bene | Il Castello o Abbazia di Casaluce (CE) |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Comune | Casaluce |
Località | Borgo San Lorenzo |
Indirizzo | Piazza Castello |
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) | 41.003811, 14.198165 |
Categoria | Beni culturali |
Categoria specialistica bene culturale | Castello, Edificio adibito al culto, Monastero |
Inserire immagine | ![]() |
Descrizione immagine | Il Castello o Abbazia di Casaluce: vista della torre sud-ovest |
Descrizione generale del bene | Il Castello o Abbazia di Casaluce, oggi piccolo centro in provincia di Caserta, fu edificato nei pressi di quella che doveva essere un’area boschiva compresa tra le città di Capua e di Aversa. Questo luogo, in posizione rialzata rispetto ai territori circostanti, era considerato fortemente strategico e ospitava già un insediamento romano collocato lungo la Via Campana, la quale collegava Capua e Pozzuoli. Le notizie riguardo la sua prima fondazione appaiono incerte, ma, con buona probabilità, essa avvenne agli inizi dell’XI secolo ad opera di Rainulfo Drengot (alcune fonti citano, invece, come fondatore della fortezza Roberto il Guiscardo). La prima distruzione di questa imponente opera di fortificazione avvenne nel 1135 per mano di Ruggero II durante la rappresaglia contro Aversa e contro i vari feudi che gli si erano ribellati. Il castello fu, quindi, abbandonato una prima volta e, seguendo le sorti del territorio che lo custodisce, passò prima agli Svevi e poi agli Angioini, i quali rimaneggiarono fortemente l’antico impianto normanno imprimendogli l’aspetto che, seppur con qualche differenza, ancora oggi manifesta. La fortezza divenne poi proprietà dei De Balzo, potente famiglia feudataria dell’Alto Casertano, i quali nella seconda metà del XIV secolo, la donarono all’Ordine dei Celestini. Questi, riprendendo un progetto di riassetto dell’edificio e di costruzione di una Chiesa dedicata a Santa Maria, già iniziato da Raimondo De Balzo e da sua moglie, modificano nuovamente l’antico maniero, adattandolo alla sua nuova funzione di Abbazia. Tale destinazione d’uso perdurò fino agli inizi del XIX secolo quando, per effetto delle riforme napoleoniche, l’Ordine dei Celestini di Casaluce fu soppresso. Da questo momento in poi la chiesa continuò ad essere utilizzata, ma il resto del Convento fu occupato da abitazioni private. Ad oggi l’intero complesso appare ancora come una grande fortezza a pianta quadrilatera in cui, ai quattro angoli, si riconoscono ancora le torri dell’antico castello. Tra queste si impostano spesse mura sulle quali, per l’altezza di entrambi i livelli, si apre una sequenza di grandi archi ciechi a sesto ribassato tra i quali si impostano delle aperture risalenti a restauri ed epoche diverse. Particolarmente interessante risulta essere il Chiostro che, seppur fortemente degradato, conserva ancora l’impostazione trecentesca con la sua sequenza di archi a sesto acuto e di volte a crociera. La chiesa di Santa Maria di Casaluce, ancora utilizzata e recentemente restaurata, così come il Chiostro, mantiene ancora alcuni elementi basso-medievali, come l’arco a tutto sesto che sovrasta il portale di accesso. La veste interna è, invece, prevalentemente barocca, ad esclusione delle volte a crociera e di alcune porzioni della controfacciata in cui è possibile rileggere porzioni degli affreschi di prima fase, e si deve ad un imponente restauro avvenuto nel XVIII secolo. Da segnalare è la presenza, nella parte absidale della chiesa, di un massiccio campanile verosimilmente ricostruito in epoca recente. L’intero complesso era circondato da un profondo fossato in cui si immetteva uno dei rivoli del Fiume Clanio ma, ad oggi, risulta essere stato coperto e si presenta come uno spazio verde di pertinenza all’Abbazia completamente recintato da un alto muro valicabile da un cancello posto sul fronte ovest che affaccia su Piazza Castello. |
Presenza di elementi di pregio | Il complesso abbaziale risulta fortemente degradato, ma permangono gli archi e le volte a crociera a tutto sesto che caratterizzano il portico del Chiostro. All'interno della chiesa si riscontra la convivenza degli apparati decorativi della fase trecentesca con quelli dovuti ai restauri avvenuti nel XVIII secolo. In particolare, l'interno è diviso in campate da un ordine gigante di paraste sui cui capitelli, decorati con motivi barocchi, si imposta una sporgente cornice. Tra le paraste si impostano una serie di archi, anch'essi riccamente decorati, in cui si aprono, alternativamente nicchie e cappelle laterali. La navata è, invece, coperta da volte a crociera in cui si possono rileggere lacerti degli affreschi risalenti al XIV secolo. Alla Chiesa di Santa Maria si accede attraverso un portale sormontato da una nicchia composta da un arco a tutto sesto a cui si arriva attraverso un nartece la cui facciata ha assunto la veste barocca del XVIII secolo. Questa, ripartita in due ordini di paraste, presenta sul grande ingresso, un' apertura ad arco a sesto ribassato e una terminazione dai motivi tipicamente settecenteschi. |
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo) | No |
Tipo interesse | Il bene non presenta specifica "Dichiarazione di interesse culturale". |
Interesse pubblico del bene | Il bene non solo possiede un importantissimo valore storico e architettonico, ma presenta un interesse culturale estremamente significativo. Esso, infatti, può essere considerato il primo nucleo intorno al quale si è sviluppata la città di Casaluce ed è, da secoli, il perno del suo tessuto abitativo. Inoltre, al suo interno, è custodita, fin dal XIV secolo, l'icona della cosiddetta Madonna di Casaluce, fulcro delle tradizioni religiose di questo piccolo centro e di contese con la città di Aversa, con cui, a seguito di una sentenza emessa nel 1892, si divide la sua custodia. |
Periodo di realizzazione | PRIMA EDIFICAZIONE: XI secolo - RESTAURO E NUOVA FUNZIONE D'USO: XIV secolo |
Funzione in passato | Il complesso, a partire dall'XI secolo e fino al XIV secolo, è stato utilizzato come fortezza e dimora feudale. Quando, nella seconda metà del XIV secolo, fu donata all'Ordine dei Celestini, divenne un Monastero e vi si edificò una chiesa. Quest'ultima è ancora oggi utilizzata come luogo di culto, mentre l'Abbazia fu dismessa agli inizi del XIX secolo. |
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentale | Il complesso, nonostante i numerosi rimaneggiamenti, è ancora oggi un esempio di castello medievale trasformato, poi, in dimora gentilizia e, in questo caso, anche in Abbazia. Può essere annoverato tra i numerosi esempi di fortezze, sia di epoca normanna che svevo-angioina, disseminati su tutto il territorio dell'Alto Casertano. |
Sito/URL | https://www.academia.edu/ |
Sito/URL | http://vincoliinrete.beniculturali.it/ |
Sito/URL | http://www.iststudiatell.org/ |
Sito/URL | https://www.santuariodicasaluce.it/ |
Sito/URL | http://lnx.comune.casaluce.ce.it/ |
Stato di conservazione | Pessimo |
Motivazioni del degrado | Aspetti strutturali (fratture), Aspetti strutturali (crolli), Aspetti strutturali (mancanza di tetto), Superficiali (vegetazione), Generali (abbandono) |
Descrizione dello stato di conservazione | Se si esclude la chiesa, restaurata recentemente e ancora in uso, il complesso risulta essere in stato di abbandono e alcune sue parti sono in crollo. In particolare, il tetto dell'ala nord risulta quasi interamente crollato e, l'azione degli agenti atmosferici, ha compromesso anche la stabilità dei solai interpiano. Ad aggravare tale situazione vi è la presenza, in alcuni punti, di vegetazione infestante. |
Proprietà | Soggetto privato |
Tipologia soggetto privato | Ente ecclesiastico |
Funzione attuale del bene | La Chiesa è ancora utilizzata come edificio di culto, mentre il resto del complesso è in stato di abbandono. |
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo: | Non si riscontra la presenza di eventuali progetti finalizzati al recupero del bene. |
E’ raggiungibile da una strada? | Sì |
E’ possibile avvicinarsi? | Sì |
E’ possibile accedere all’interno? | Sì |
Indicazioni | Il complesso si colloca all'interno del centro abitato di Casaluce ed è accessibile dalla Piazza Castello. |
E' aperto al pubblico? | Sì |
Frequenza di apertura | Solo per eventi speciali |
Altre note | arch. Angela Lato |
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Il Castello o Abbazia di Casaluce (CE)
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