LISTA ROSSA ITALIA NOSTRA

La cappella di Sant’Antonio Abate a Roddi (CN)

Autore segnalazioneLa precedente segnalazione è stata effettuata il 17 ottobre 2018 dalla Sezione di Alba di Italia Nostra – alba@italianostra.org
Data aggiornamento04/10/2021
Denominazione beneLa cappella di Sant’Antonio Abate a Roddi (CN)
RegionePiemonte
ProvinciaCuneo
ComuneRoddi
LocalitàBorgo Sant'Antonio
IndirizzoVia Don Demetrio Castelli
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) 44.685080, 7.971446
CategoriaBeni culturali
Categoria specialistica bene culturaleEdificio adibito al culto
Inserire immagine Cuneo-2-288x300-1.jpg
Descrizione immagineLa cappella di Sant’Antonio Abate a Roddi: vista della facciata principale e del portico di ingresso
Inserire immagine cuneo1.jpg
Descrizione immagineLa cappella di Sant’Antonio Abate a Roddi: vista del fronte nord su via Don Demetrio Castelli
Descrizione generale del beneLa cappella di Sant’Antonio Abate, sita nell’omonima località del Comune di Roddi (CN), è un piccolo edificio di culto la cui prima edificazione è avvenuta, con buona probabilità, nel XVII secolo. Presenta un impianto ad una sola navata sul cui unico altare si colloca una pala raffigurante la Madonna col Bambino e alcuni Santi, tra cui proprio Sant’Antonio Abate. L’esterno, dalle forme semplici e lineari, è caratterizzato da un pronao con tre archi a tutto sesto sui tre lati e da un campanile a vela che svetta dal presbiterio. Di particolare rilevanza storica è la lapide commemorativa in marmo posta, sul fronte nord della chiesa, a ricordo di un tragico evento. Infatti, proprio nel Borgo Sant’Antonio, a pochi metri da questo piccolo edificio di culto, nel 1944 furono uccisi, dai nazi-fascisti, tre partigiani che combattevano per la Liberazione di queste terre.

Ad oggi questo edificio, di proprietà della Diocesi di Alba ma privo di un cappellano e affidato alle cure degli abitanti del borgo fin dal Seicento, è chiuso e fortemente degradato.
Presenza di elementi di pregioIl bene non presenta particolari apparati decorativi ma, di particolare interesse, è la pala d'altare seicentesca raffigurante la Madonna col Bambino e alcuni Santi, tra cui proprio Sant’Antonio Abate.
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo)No
Tipo interesseIl bene non presenta specifica "dichiarazione di vincolo" ma, possiede un interesse culturale secondo le disposizioni dell'art. 10 del D.Lgs 42/2004.
Interesse pubblico del beneIl bene fin dal XVII secolo è parte integrante della vita quotidiana dei cittadini del piccolo Borgo di Sant'Antonio che, devoti a questo santo protettore, fecero costruire una piccola chiesa in suo onore. La sua importanza comunitaria e sociale è tale che, fin dalla sua fondazione, pur non avendo mai avuto un parroco o un cappellano, è sempre stata curata dagli stessi cittadini.

Questo è, quindi, sintomo di una lunga tradizione che, con la perdita della cappella, potrebbe scomparire per sempre.
Periodo di realizzazioneXVII secolo
Funzione in passatoIl bene nasce come luogo di culto intitolato a Sant'Antonio Abate.
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentaleIl bene, oltre a rappresentare un esempio di architettura religiosa di stampo rurale, è anche, grazie alla presenza di una lapide commemorativa, la testimonianza attiva di un tragico evento avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio a pochi passi dalla chiesa, infatti, tre partigiani furono fucilati dai nazi-fascisti.

 
Sito/URLhttp://vincoliinrete.beniculturali.it
Sito/URLhttps://www.targatocn.it/2018/09/20/leggi-notizia/argomenti/al-direttore/articolo/roddi-italia-nostra-chiarisce-la-situazione-di-degrado-della-cappella-di-santonio-abate.html
Stato di conservazionePessimo
Motivazioni del degradoAspetti strutturali (fratture), Superficiali (vegetazione), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono), Uomo (finestre rotte)
Descrizione dello stato di conservazioneIl bene presenta un pessimo stato di conservazione poiché in stato di abbandono ormai da diversi anni. Dall'esterno si può osservare la perdita di diverse porzioni di intonaco oltre che la presenza di vegetazione infestante e di un forte deposito superficiale che quasi impediscono l'ingresso.

Diverse porzioni del tetto appaiono danneggiate e, di conseguenza, si manifestano numerose macchie di intonaco dovute ad infiltrazioni.
ProprietàSoggetto privato
Tipologia soggetto privatoEnte ecclesiastico
Funzione attuale del beneIl bene è in stato di abbandono.
E’ raggiungibile da una strada?
E’ raggiungibile da un sentiero?No
E’ possibile avvicinarsi?
E’ possibile accedere all’interno?No
IndicazioniQuesto piccolo edificio di culto si colloca nel piccolo Borgo di Sant'Antonio, nel Comune di Roddi (CN). In particolare si colloca lungo Via Don Demetrio Castelli (SP7), nei pressi della rotonda, ed è raggiungibile dalla stessa Roddi seguendo il percorso di Via Prati Rivà e Via Fontanassa.
E' aperto al pubblico?No
Altre notearch. Angela Lato

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