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La “Casa del Mutilato” ad Alessandria (AL)

Autore segnalazioneLa precedente segnalazione è stata effettuata il 28 luglio 2016 dalla Sezione di Alessandria di Italia Nostra – alessandria@italianostra.org
Data aggiornamento04/10/2021
Denominazione beneLa “Casa del Mutilato” ad Alessandria (AL)
RegionePiemonte
ProvinciaAlessandria
ComuneAlessandria
LocalitàQuartiere Pista
IndirizzoVia Teresio Borsalino
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) 44.907100, 8.612723
CategoriaBeni culturali
Categoria specialistica bene culturalePalazzo
Inserire immagine alessandria-2.jpg
Descrizione immagineLa “Casa del Mutilato” ad Alessandria: fronte su Piazza Gabriele d'Annunzio
Inserire immagine alessandria-1-scaled.jpg
Descrizione immagineLa “Casa del Mutilato” ad Alessandria: la "Sala delle Adunanze”
Descrizione generale del beneLa “Casa del Mutilato” costituisce un esempio di architettura italiana dei primi anni ’40 che può essere collocata nell’ambito delle trasformazioni urbanistiche apportate alla città di Alessandria nel periodo compreso tra le due guerre mondiali. L’opera si colloca lungo Corso Teresio Borsalino, all’angolo con Piazza Gabriele d’Annunzio. La sua edificazione fu voluta dall’ Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra di Alessandria al fine di fornire una sede comune a tutte quelle organizzazioni, di supporto agli invalidi di guerra, sorte sul territorio a seguito della Prima Guerra Mondiale.

Il progetto, assegnato all’ ing. Venanzio Guerci, uno dei massimi esponenti dell’architettura novecentesca alessandrina, fu iniziato nel 1938 come testimoniato dal fatto che, il 31 gennaio di questo stesso anno, il Prefetto Soprano, in una riunione con il Comitato provinciale Mutilati, ne aveva esposto gli obiettivi generali e i tratti distintivi, insieme ad un piano finanziario. In particolare, nell’ Archivio Guerci, si conserva una bozza di Relazione preliminare al progetto nella quale si espongono le linee guida dettate proprio dalla committenza. La “Casa del Mutilato” doveva essere un edificio decoroso e dalle linee moderne ma, allo stesso tempo, doveva mantenere una certa semplicità legata alla sua funzione originale. Lo stile del Guerci, non perfettamente legato agli stilemi del razionalismo italiano ma, ancora fedele ad alcuni canoni di inizio Novecento, appare adatto a rispettare tale necessità stilistica.

L’edificio, inaugurato il 9 giugno 1940, si presenta, dunque, come un grande blocco a C composto da un piano seminterrato e da tre piani fuori terra. Il basamento del fronte su Piazza d’Annunzio è interamente ricoperto da grandi lastre di marmo mentre, i piani superiori, sono caratterizzati da una serie di aperture sottolineate da sottili cornici, anch’esse in marmo, dalle linee estremamente semplici. Gli unici elementi di maggior forza possono essere ricondotti ai balconi del primo piano, alla cornice di coronamento fortemente aggettante e al grande corpo scala d’angolo su cui si apre una finestra a tutta altezza. All’interno, tutti gli spazi di maggior carattere pubblico sono collocati al piano seminterrato e al piano rialzato mentre, ai piani superiori, si trovano i vari uffici delle Associazioni. In particolare, nel piano seminterrato si trovavano un salone di ritrovo, un piccolo bar, una biblioteca e il sacrario mentre, il piano rialzato, era destinato alla cosiddetta “Sala delle Adunanze” in cui si conserva un grande dipinto murale attribuito al pittore Alberto Caffassi, con il quale si voleva celebrare il “Sacrificio dei Mutilati e la Vittoria italiana della Grande Guerra”.

Nel 2004 la struttura fu ceduta dall’ANMIG ad un privato e, ad oggi, nonostante gli sforzi della sezione di Alessandria di Italia Nostra, l’edificio risulta in stato di abbandono e fortemente degradato. La parte più a rischio è proprio il suddetto dipinto che, a causa di infiltrazioni provenienti dal tetto, presenta una serie di macchie di umidità che potrebbero compromettere la sua esistenza.
Presenza di elementi di pregioIl bene, nato da un progetto in cui l'aspetto architettonico era programmaticamente legato a quello decorativo, presentava una serie di apparati pittorici e scultorei frutto del lavoro di artisti di fama come Alberto Caffassi, Pietro Morando, Dina Bellotti e Filippo Bausola. Molte di queste opere sono, però, andate perse o spostate in altre sedi ma rimane ancora, nella "Sala delle Adunanze" il grande dipinto murale di Alberto Caffassi, con il quale si voleva celebrare il “Sacrificio dei Mutilati e la Vittoria italiana della Grande Guerra”.

L'esterno, dalle forme estremamente lineari, presenta però un serie di elementi di decorativi come le sottili cornici modanate che sottolineano le aperture dei piani fuori terra o i balconi composti da una serie di pilastrini dalla forma circolare che sorreggono un corrimano che ricorda una bassa trabeazione. L'elemento più forte è forse la cornice di coronamento marcatamente aggettante.
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo)No
Tipo interesseAd oggi non si riscontra la presenza di una "dichiarazione di interesse" ma il bene manifesta un interesse culturale secondo l'art. 10 del D.Lgs 42/2004.
Interesse pubblico del beneIl bene, oltre ad essere uno dei fronti che affacciano su Piazza Gabriele D'Annunzio e ad essere il custode di una delle opere di Alberto Caffassi, è anche testimonianza della crescita e degli stravolgimenti urbanistici affrontati dalla città di Alessandria nella prima metà del XX secolo. La "Casa del Mutilato" è, quindi, parte di un progetto più ampio per il quale, grazie alle numerose opere sia pubbliche che private da lui costruite in questo periodo, un grande contributo è arrivato anche dall' ing. Venanzio Guerci, autore dell'edificio in oggetto.
Autore/iVenanzio Guerci
Periodo di realizzazione1938-1940
Funzione in passatoIl bene nasce come sede dell'Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra di Alessandria e di altre organizzazioni ad essa legate.
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentaleIl bene rappresenta un esempio di architettura della prima metà del Novecento e, in particolare, è fortemente legata al particolare linguaggio del suo autore, ossia l' ingegner Venanzio Guerci.
Nome autoreRoberto
Cognome autoreLivraghi
TitoloVenanzio Guerci e la cultura artistica alessandrina fra le due guerre. La Casa del Mutilato.
InQuaderno di storia contemporanea
Sito/URLhttp://vincoliinrete.beniculturali.it
Sito/URLhttps://www.dialessandria.it/attualita/casa-del-mutilato-un-edificio-dalto-pregio-architettonico-ad-alessandria-abbandono/68923.html
Sito/URLhttps://www.lastampa.it/alessandria/2020/05/27/news/alessandria-occupata-abusivamente-la-casa-del-mutilato-4-denunce-1.38895924
Sito/URLhttps://www.comune.alessandria.it/servizi/cultura-e-turismo/fototeca-civica/fondo-venanzio-guerci
Sito/URLhttps://alessandria.today/2021/01/30/la-storia-della-casa-del-mutilato-di-alessandria/
Stato di conservazioneMediocre
Motivazioni del degradoSuperficiali (umidità), Generali (abbandono), Uomo (finestre rotte)
Descrizione dello stato di conservazioneIl bene, nel complesso, presenta un mediocre stato di conservazione legato essenzialmente allo stato di abbandono in cui verte. Nello specifico si manifestano, sia all'interno che all'esterno, fenomeni di umidità legati sia alle infiltrazioni derivanti dal tetto che alla risalita capillare.
ProprietàSoggetto privato
Tipologia soggetto privatoAltro
Funzione attuale del beneIl bene è in stato di abbandono.
E’ raggiungibile da una strada?
E’ raggiungibile da un sentiero?No
E’ possibile avvicinarsi?
E’ possibile accedere all’interno?No
IndicazioniIl bene si trova all'interno del Quartiere Pista ad Alessandria e, in particolare, si colloca lungo Corso Terenzio Borsalino all'angolo con Piazza Gabriele D'Annunzio.
E' aperto al pubblico?No
Altre notearch. Angela Lato

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