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La Grancia delle More di Cuna (SI)

Autore segnalazioneSegnalazione del 25 maggio 2019 – listarossa@italianostra.org
Data aggiornamento04/10/2021
Denominazione beneLa Grancia delle More di Cuna (SI)
RegioneToscana
ProvinciaSiena
ComuneMonteroni d'Arbia
LocalitàCuna
IndirizzoVia Cassia Nord, 1444, 53014 Monteroni D'arbia SI
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) 43.24228881494824, 11.40355891399716
CategoriaBeni culturali
Categoria specialistica bene culturaleAffresco, Architettura rurale, Cinta muraria, Complesso monumentale, Edificio adibito al culto, Edificio produttivo, Torre
Inserire immagine Sienaa.jpg
Descrizione immagineVista della Grancia delle More di Cuna
Inserire immagine 1-5.jpg
Descrizione immagineFotografia dell'interno
Inserire immagine 2-4.jpg
Descrizione immagineVisuali del bene
Inserire immagine 3-3.jpg
Descrizione immagineDettaglio dell'edicola votiva
Descrizione generale del bene

Il borgo fortificato della Grancia di Cuna si trova a nord ovest del centro di Monteroni d'Arbia, a poca distanza dal fiume Arbia. Il complesso è costituito da più edifici serrati dalla cinta muraria a formare un blocco a pianta rettangolare con il cortile interno a forma di 'L', che smista ai locali e ai magazzini; i volumi, diversi tra loro per altezza e dimensioni planimetriche, sono disposti a formare un insieme compatto attorno alla costruzione principale, che è il grande parallelepipedo su quattro piani di altezza a impianto rettangolare con copertura a tetto a due falde. L'intero organismo architettonico, anticamente adibito a fattoria fortificata, contiene anche le torri, le case d'abitazione e la cappella con resti di affreschi. La tecnica costruttiva impiegata è prevalentemente quella del laterizio.

Presenza di elementi di pregio

All’interno della chiesa di San Giacomo, appena fuori dalle mura della Grancia, sono presenti degli trecenteschi, tra cui la raffigurazione del “Miracolo dell’impiccato”, attribuita al “Primo Maestro di Lecceto” e datata al 1320.

Interesse culturale del bene (c.d. vincolo)
Tipo interesse

Il bene architettonico, con numero identificativo 207723 e denominazione “Fattoria fortificata”, è tutelato ai sensi della L. 364/1909 art. 5 con vincolo in data 01-01-1920, della L. 364/1909 art. 5 con vincolo in data 28-09-1909, della L. 364/1909 art. 5 con vincolo in data 11-08-1930, della L. 1089/1939 con vincolo in data 27-09-1991, della L. 364/1909 art. 5 con vincolo in data 22-02-1920, della L. 364/1909 art. 5 con vincolo in data 04-07-1910, della L. 364/1909 art. 5 con vincolo in data 26-07-1912, della L. 364/1909 art. 5 con vincolo in data 21-07-1912, della L. 1089/1939 art. 71 con vincolo in data 31-05-1991.

Allega documento. L’allegato è riferito a documentazione ufficiale riferita al vincolo/descrizione dell’interesse culturale. vincoliinrete-3.pdf
Interesse pubblico del bene

La Grancia di Cuna, di proprietà dell'Ospedale di S. Maria della Scala di Siena, testimonia il ruolo amministrativo assunto dal complesso fin dal XIV secolo sul vasto territorio circostante, costellato di case, poderi, botteghe, colombai, fornaci di mattoni e calcina, mulini e osterie. La struttura, inoltre, fungeva da deposito di grano, farina, cereali e di bozzoli per la seta, divenendo la principale fornitrice di farina della città di Siena e svolgendo la mansione di magazzino di riserva in caso di epidemie e di carestie. Quando l'Ospedale eseguì la fortificazione dell'organismo architettonico, la Grancia divenne un modello di riferimento per molti dei granai costruiti successivamente.

Periodo di realizzazioneDal XIV secolo
Funzione in passato

Il poggio di Cuna, località già nota per la presenza di uno “xenodochio” nel 1152, vide l'edificazione della Grancia nel 1314, intorno al preesistente “castelletto”, donato all’Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena. Nel 1366, dopo aver subito danneggiamenti da parte delle Compagnie di Ventura, l'Ospedale avviò dei lavori di fortificazione, con l'aggiunta di due cinte murarie. Nel 1554, la località fu saccheggiata dalle truppe Austro Ispaniche. Durante la seconda metà del XVI secolo fu aggiunto un tetto alla fattoria e alle torri, coprendo la preesistente merlatura. La casa padronale, fra le due cerchie murarie, è del XVII secolo.

Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentale

La Grancia delle More di Cuna costituisce un raro esempio di fattoria fortificata trecentesca nella provincia di Siena. Il complesso ha mantenuto inalterati nel tempo i suoi caratteri originari. Si ricorda che Cuna ha dato asilo ai papi Urbano VI (1318-1389), Martino V (1369-1431) e Paolo III (1468-1549), e al re di Francia Carlo VIII (1470-1498), mentre nel 1640, qui morì Carlo I di Guisa di Lorena (1571-1640).

Nome autoreGiuseppina
Cognome autoreCoscarella
TitoloLa Grancia di Cuna in Val d’Arbia  : un esempio di fattoria fortificata medievale.
Anno1983
Casa editriceSalimbeni
InCollana di studi storico-territoriali ; 8
Sito/URLhttp://vincoliinrete.beniculturali.it/VincoliInRete/vir/bene/dettagliobene207723#
Sito/URLhttps://castellitoscani.com/cuna/
Sito/URLhttps://www.terredisiena.it/arte-e-cultura/grancia-di-cuna/
Sito/URLhttp://www.comune.monteronidarbia.siena.it/la-grancia-di-cuna
Sito/URLhttps://www.touringclub.it/destinazione/localita/edificio-monumentale/210392/grancia-di-cuna-monteroni-d-arbia
Sito/URLhttps://2017.gonews.it/2014/03/03/al-via-le-opere-di-restauro-e-risanamento-della-grancia-di-cuna-previsti-investimenti-per-300mila-euro/
Sito/URLhttp://www.granciadicuna.it/index.html
Sito/URLhttp://www.sienafree.it/monteroni-darbia/108398-massimo-granchi-monteroni-viva-grancia-di-cuna-un-centro-specializzato-nello-studio-di-grani-antichi
Stato di conservazionePessimo
Motivazioni del degradoAspetti strutturali (fratture), Aspetti strutturali (crolli), Superficiali (umidità), Superficiali (vegetazione), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono)
Descrizione dello stato di conservazioneIl complesso architettonico è in restauro dal 2014, a causa di gravi problemi strutturali che hanno comportato il crollo di porzioni di copertura, mettendo a rischio isolai e i muri portanti. Allo stato attuale, le superfici sono interamente coperte dai ponteggi. I lavori sono fermi e il bene non è accessibile.
ProprietàSoggetto pubblico
Tipologia soggetto pubblicoComune
Funzione attuale del beneIn stato di abbandono
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo:

Nel 2009, è effettuato il primo intervento di somma urgenza per il recupero strutturale del complesso, con la messa in sicurezza del corpo di fabbrica dei Granai la cui copertura avevano subito dei crolli. Nel 2014, il Comune ha messo a bando un progetto per i lavori di restauro e risanamento conservativo del sistema delle rampe di accesso ai Granai della Grancia di Cuna, i cui lavori sono iniziati nel mese di gennaio 2014 con il costo di 300 mila euro, finanziato per l’80% da fondi europei. Alle indagini e alle attività di ricerca previste dal progetto, ha partecipato anche l'Unità di Ricerca sulla Conservazione del Patrimonio Culturale lapideo dell’Università di Siena (Dipartimento di Scienze Ambientali). I lavori di restauro, non completati, sono però fermi.

Eventuali proposte di riutilizzo:Allo stato attuale, non si riscontrano proposte per il riutilizzo.
E’ raggiungibile da una strada?
E’ raggiungibile da un sentiero?No
E’ possibile avvicinarsi?
E’ possibile accedere all’interno?No
IndicazioniLa Grancia è attualmente rivestita di ponteggi e non è accessibile.
E' aperto al pubblico?No
Altre notearch. Gilberto De Giusti

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