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Oratorio della Santissima Trinità a Valsamoggia (BO)

Data aggiornamento23/10/2021
Denominazione beneOratorio della Santissima Trinità a Valsamoggia (BO)
RegioneEmilia-Romagna
ProvinciaBologna
ComuneValsamoggia
LocalitàCrespellano
IndirizzoIncrocio via Puglie e via Belvedere
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) 44.506750, 11.134077
CategoriaBeni culturali
Categoria specialistica bene culturaleCimitero, Edificio adibito al culto
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Descrizione immagineOratorio della Santissima Trinità a Valsamoggia: vista della facciata principale
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Descrizione immagineOratorio della Santissima Trinità a Valsamoggia: vista del pronao di ingresso
Descrizione generale del beneL’Oratorio della Santissima Trinità, conosciuto anche come Chiostro di Santa Maria, sorge sulla collina di Pragatto, in località Crespellano, piccolo borgo del Comune di Valsamoggia (BO). Si colloca di fronte alla chiesa di Santa Maria Nascente e fu costruito nella prima metà del XIX secolo, per volere di Don Luigi Lenzi, con la funzione di cappella del nuovo cimitero, anch’esso voluto da questo parroco, per far fronte all’aumento dei decessi dovuto alle epidemie di colera e di tifo di questi anni. In particolare, il progetto fu affidato a Pietro Clò il quale, nel marzo 1818, presentò una stima dei costi da sottoporre al parroco e al Consiglio Comunale che non vedeva di buon occhio l’edificazione del nuovo complesso cimiteriale. Per tale motivo i lavori iniziarono circa 13 anni dopo, nel 1830, e furono terminati intorno al 1838.

La proprietà e la gestione furono affidate alla Compagnia del Santissimo Sacramento che vi rimase fino al 1920, anno in cui si scelse una nuova sede per il cimitero ed iniziò il lento ed inesorabile declino di questo luogo.

Da un punto di vista architettonico si presenta come un’aula unica preceduta da un alto pronao affiancato sui due lati da un portico con due ali caratterizzato da archi a tutto sesto sorretti da colonne di ordine dorico. L’interno, invece, dovrebbe conservare ancora l’altare maggiore i suoi fregi in gesso.

Ad oggi, tale edificio, che ha poi subito cambi di destinazione d’uso impropri che l’hanno visto fungere da pollaio e da fienile, appare fortemente degradato e, soprattutto il portico, manifesta segni di dissesto statico.
Presenza di elementi di pregioIl bene conserva ancora alcuni dei suoi originali apparati decorativi.

All'esterno, il pronao centrale è coronato da una trabeazione in stucco su cui si imposta un alto timpano con dentelli. Anche le due ali laterali presentano una trabeazione in stucco che continua anche all'interno del suddetto pronao sovrastando un portale in legno sottolineato dalla presenza di una cornice modanata.

L'interno conserva ancora l'altare maggiore del presbiterio e i suoi fregi in stucco.
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo)No
Tipo interesseIl bene non presenta specifica dichiarazione di interesse (vincolo) ma presenta un interesse culturale secondo quanto prescritto dall'art. 10 del D.Lgs 42/2004.
Interesse pubblico del beneIl bene, in quanto edificio di culto e cappella cimiteriale,  è strettamente legato alle vite di coloro che abitano questi luoghi e alle loro tradizioni culturali e religiose. Inoltre, grazie alla sua posizione sopraelevata presenta anche un grande interesse paesaggistico.
Periodo di realizzazioneXIX secolo
Funzione in passatoL’Oratorio della Santissima Trinità, conosciuto anche come Chiostro di Santa Maria, nasce con la funzione di cappella cimiteriale.
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentaleIl bene possiede un grande interesse storico poiché, la sua fondazione, è legata ad un particolare evento di natura tragica che colpì Valsamoggia agli inizi del XIX secolo. Infatti, la sua costruzione è legata a quella del cimitero ottocentesco voluto da Don Luigi Lenzi per far fronte all’aumento dei decessi dovuto alle epidemie di colera e di tifo di questi anni.
Sito/URLhttp://vincoliinrete.beniculturali.it
Sito/URLhttps://www.fondoambiente.it/luoghi/oratorio-della-santissima-trinita?ldc
Stato di conservazioneMediocre
Motivazioni del degradoAspetti strutturali (fratture), Aspetti strutturali (crolli), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono), Uomo (finestre rotte), Uomo (graffiti)
Descrizione dello stato di conservazioneLa cappella manifesta molte forme di degrado legate legate, essenzialmente, allo stato di abbandono in cui si trova. In particolare, alcune porzioni del portico sono soggette a piccoli crolli, manca l'intonaco e, numerose, sono le fessurazioni. Alcune parti del tetto sono danneggiate provocando infiltrazioni all'interno della struttura.
ProprietàSoggetto pubblico
Funzione attuale del beneIl bene è in stato di abbandono.
E’ raggiungibile da una strada?
E’ raggiungibile da un sentiero?No
E’ possibile avvicinarsi?
E’ possibile accedere all’interno?No
IndicazioniIl bene si colloca sulla collina di Pragatto, nella frazione di Crespellano, ed è raggiungibile da questo centro abitato mediante via Belvedere e via Puglie.

L'edificio è inaccessibile a causa di una recinzione posta a circoscrivere la zona in cui si colloca, considerata a rischio per la caduta di porzioni di intonaco e per i dissesti statici del portico.
E' aperto al pubblico?No
Altre notearch. Angela Lato

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