Autore segnalazione | La precedente segnalazione è avvenuta il 3 novembre 2015 ad opera della sezione di Caserta di Italia Nostra – caserta@italianostra.org. |
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Data aggiornamento | 15/06/2021 |
Denominazione bene | Palazzo Teti Maffuccini a Santa Maria Capua Vetere (CE) |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Comune | Santa Maria Capua Vetere |
Indirizzo | Via Roberto d'Angiò, 6 |
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) | 41.081713, 14.254259 |
Categoria | Beni culturali |
Categoria specialistica bene culturale | Palazzo |
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Descrizione immagine | Palazzo Teti Maffuccini: dettaglio del portale d' accesso |
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Descrizione immagine | Palazzo Teti Maffuccini: dettaglio del fronte principale a bugnato liscio |
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Descrizione immagine | Palazzo Teti Maffuccini: dettaglio della lapide commemorativa degli eventi del 1860 avvenuti all'interno dell'edificio |
Descrizione generale del bene | Il Palazzo Teti Maffuccini è un edificio ottocentesco collocato all’interno del centro abitato di Santa Maria Capua Vetere, a pochi metri dal “Museo Archeologico dell’Antica Capua”, situato, proprio come il suddetto palazzo, lungo la Via Roberto d’Angiò. L’edificio, così come si evince dalla lapide in pietra posta sul portale d’acceso, fu edificato, intorno al 1839, per volere dell’avvocato Filippo Teti e, in due diverse occasioni, si è ritrovato al centro delle vicende politiche che hanno visto la nascita del Regno d’Italia. Infatti, così come recita la seconda lapide commemorativa posta in facciata, quella che si trova sulla sinistra del portale di ingresso, all’interno di questo palazzo, nel 1860, alloggiò Giuseppe Garibaldi e, nel Novembre dello stesso anno, proprio al suo interno, fu firmata la resa borbonica. Per diversi anni l’edificio è appartenuto a soggetti privati, fino al 1996, quando, nell’ambito del cosiddetto Processo “Spartacus”, fu confiscato al suo proprietario, accusato di concussione e associazione camorristica, e affidato, nel 1998, al Comune di Santa Maria Capua Vetere. Il Palazzo Teti Maffuccini è costituito da tre piani fuori terra suddivisi in circa 55 vani e, all’interno della sua proprietà, include un vasto e ricco giardino che, un tempo, doveva essere adornato da statue e fontane. La facciata principale, decorata con un motivo a bugnato liscio, presenta un portale d’accesso con cornice ad arco ribassato. Questo è inquadrato da due paraste di ordine ionico su cui si imposta una sporgente cornice. Varcato questo portale si accede ad un androne direttamente collegato con il giardino posto sul retro, mentre, andando a destra, si raggiunge lo scalone che porta ai piani superiori. Al piano nobile si trovano una serie di sale di rappresentanza affrescate con temi e figure mitologiche, tra queste si ricorda il Salone delle Feste sul cui soffitto voltato è raffigurato il dio Marte posto su di un carro trainato da cavalli. Nel 2010 il progetto di restauro e valorizzazione di tale immobile è stato inserito nel Piano Operativo Nazionale (PON) “Sicurezza per lo Sviluppo-Obiettivo Convergenza” 2007-2013, con lo scopo di farne un polo culturale e sociale che possa fungere da riferimento per tutta la città. Tuttavia, nonostante questa importantissima iniziativa, ad oggi il palazzo e il suo vasto giardino risultano essere ancora in stato di abbandono e, i ponteggi risalenti ad un intervento di messa in sicurezza, coprono la facciata principale ormai da anni. Una nuova speranza di rinascita per questo bene architettonico si è accesa nel Maggio 2020 quando, grazie al reperimento di alcuni fondi regionali, si è rimesso in moto l’iter di esecuzione del progetto di recupero dell’edificio. |
Presenza di elementi di pregio | Il palazzo conserva ancora molti dei suoi apparati decorativi a cominciare dal bugnato e dalle cornici in stucco che inquadrano le finestre. Di particolare pregio appare il portale di ingresso, sottolineato da una cornice e inquadrato da due paraste di ordine ionico. All'interno si conservano ancora gli affreschi che ricoprivano, quasi interamente, gli ambienti del piano nobile, i quali riportano motivi legati al mondo della mitologia greca. |
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo) | Sì |
Tipo interesse | Il bene presenta un interesse culturale definito da specifica "Dichiarazione di interesse" così come prescritto dalla L. 1089/1939. Tale vincolo è stato apposto mediante D.M. 20/07/1996. |
Interesse pubblico del bene | Il bene, parte integrante del centro abitato di Santa Maria Capua Vetere, è collocato in prossimità di importanti luoghi di interesse, come il "Museo Archeologico dell’Antica Capua", il Mitreo e l'Anfiteatro Campano e, pertanto, potrebbe diventare un importante punto di riferimento culturale e sociale per tutti i suoi cittadini. Inoltre, in quanto luogo confiscato alla criminalità organizzata, testimonia, come tanti altri numerosi beni che hanno subito lo stesso iter giuridico, un momento di rinascita e di riscatto che può concretizzarsi solo con il recupero di tale edificio e il suo inserimento all'interno di un circuito di cultura e legalità. |
Periodo di realizzazione | 1839 |
Funzione in passato | L'edificio nasce come residenza dell'avvocato Filippo Teti ed ha ospitato personaggi di grande importanza storica come Giuseppe Garibaldi. |
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentale | Il bene rappresenta un interessante esempio di architettura residenziale delle prima metà del XIX secolo. Inoltre, al suo interno, nel 1860, ha soggiornato Giuseppe Garibaldi e, nel Novembre dello stesso anno, fu sede della firma della resa borbonica. Sia la sua funzione che gli eventi appena descritti sono testimoniati da due lapidi poste in facciata, nei pressi del portale di accesso. |
Sito/URL | http://vincoliinrete.beniculturali.it |
Sito/URL | https://www.fondoambiente.it/ |
Sito/URL | https://ifg.uniurb.it/ |
Sito/URL | https://www.ireporters.it/ |
Sito/URL | https://www.appiapolis.it/ |
Sito/URL | https://ecampania.it/ |
Stato di conservazione | Pessimo |
Motivazioni del degrado | Aspetti strutturali (fratture), Aspetti strutturali (crolli), Superficiali (umidità), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono), Uomo (finestre rotte) |
Descrizione dello stato di conservazione | L'edificio si presenta fortemente degradato e, all'esterno, sull'intonaco e sugli apparati decorativi in stucco si riscontrano diverse lacune. Il tetto appare danneggiato e alcune delle volte interne risultano lesionate, con il conseguente distacco di alcune porzioni di affresco. Si riscontra, inoltre, la presenza di umidità dovuta soprattutto alle infiltrazioni. La maggior parte delle finestre sono rotte e questo causa l'agire degli agenti atmosferici sugli spazi interni peggiorando, così, le già precarie condizioni in cui versane le stanze affrescate. |
Proprietà | Soggetto pubblico |
Tipologia soggetto pubblico | Comune |
Funzione attuale del bene | Il bene è in stato di abbandono. |
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo: | Nel 2010 il progetto di restauro e valorizzazione di tale immobile è stato inserito nel Piano Operativo Nazionale (PON) “Sicurezza per lo Sviluppo-Obiettivo Convergenza” 2007-2013 ma, nonostante la presenza di un progetto preliminare approvato dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio delle Province di Caserta e Benevento, il progetto definitivo non è mai stato presentato e, i fondi Europei stanziati a tale scopo, il cui utilizzo doveva avvenire entro il 2015, sono andati perduti. Una nuova speranza di rinascita per questo bene architettonico si è accesa nel Maggio 2020 quando, grazie al reperimento di alcuni fondi regionali, si è rimesso in moto l’iter di esecuzione del progetto di recupero dell’edificio. Questo, riprendendo quello del 2013, vuole restituire una destinazione d'uso al Palazzo Teti trasformandolo in un centro polifunzionale in cui inserire una biblioteca, una sala multimediale, un museo e tutte quelle funzioni volte a fare dell'edificio ottocentesco un punto di riferimento culturale e sociale per tutti i cittadini. |
E’ raggiungibile da una strada? | Sì |
E’ possibile avvicinarsi? | Sì |
E’ possibile accedere all’interno? | No |
Indicazioni | Il Palazzo è collocato nel centro abitato di Santa Maria Capua Vetere, lungo la Via Roberto d'Angiò, a pochi passi dal "Museo Archeologico dell’Antica Capua" e da Piazza San Francesco. |
E' aperto al pubblico? | No |
Altre note | arch. Angela Lato |
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Palazzo Teti Maffuccini a Santa Maria Capua Vetere (CE)
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