Autore segnalazione | Segnalazione del maggio 2020 firmata dalla Sezione di Trebisacce di Italia Nostra – trebisacce@italianostra.org – sito già segnalato nella Lista Rossa del 2011-2012 |
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Data aggiornamento | 15/06/2021 |
Denominazione bene | Parco archeologico di Sibari |
Regione | Calabria |
Provincia | Cosenza |
Comune | Cassano allo Jonio |
Indirizzo | SS106 Jonica, 87011 Cassano Allo Ionio CS |
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) | 39.71837233176918, 16.49093950905742 |
Categoria | Beni culturali |
Categoria specialistica bene culturale | Parco archeologico |
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Descrizione immagine | Fotografia di alcuni resti archeologici nel Parco archeologico di Sibari |
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Descrizione immagine | Immagine della segnaletica del Parco archeologico di Sibari |
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Descrizione immagine | Fotografia del Parco archeologico di Sibari dopo un allagamento |
Descrizione generale del bene | Sibari, località di Cassano all'Ionio, costituisce un importante sito archeologico rinvenuto nel 1932 nell'omonima pianura distesa tra i rilievi del Pollino a nord e della Sila a sud. Il Parco, con un'estensione di 168 ettari, è ubicato al km 25 della Strada Statale 106 Ionica, che lo attraversa in direzione nord-sud, a poca distanza dalla foce del fiume Crati, in un paesaggio di alto valore figurativo. Le tracce archeologiche che affiorano in questo territorio sono una preziosissima testimonianza dell'antica città di Sibari, fiorente nell'Età del Ferro, prima dello stanziamento dei coloni greci d'Acaia nel 730-720 a.C. A costoro si deve la fondazione di Sybaris, il centro commerciale che recepiva le merci provenienti dall'Asia Minore. In seguito alla sconfitta di Traente (510 a.C.) contro Crotone, Sybaris, allagata e distrutta dalla deviazione del Crati, affronta un lungo periodo di declino. Nel 444 a.C. i sopravvissuti fondano sullo stesso sito la città di Turi, progettata con lo schema ortogonale ideato da Ippolito da Mileto. Nel 194 a.C. il sito è rifondato come colonia romana con nome di Copiae e successivamente Thurii. Il centro urbano è abbandonato in epoca medievale. Il Parco è composto da settori identificati dal nome del cantiere di scavo: “Parco del Cavallo”, “Prolungamento Strada”, “Casabianca” e “Stombi”. Le suppellettili e gli elementi artistici e ornamentali reperiti nel Parco sono esposti nel Museo Archeologico della Sibaritide. |
Presenza di elementi di pregio | Il sito presenta molti manufatti di alto valore testimoniale e artistico. In particolare, nella località “Parco del Cavallo”, si osservano i resti di una grande domus con pavimenti in mosaico e in marmo e le pareti affrescate. Nella stessa area, sono visibili il teatro semicircolare del I sec. d.C. con la frons scenae e parte della cavea su tre ordini, i resti di colonne di un impianto precedente a quello del teatro e le due grandi fontane ubicate nell'area del Foro. |
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo) | Sì |
Tipo interesse | L'area, con numero identificativo 310110, risulta come Monumento archeologico “di interesse culturale dichiarato” con denominazione “Insediamento delle antiche Sibari, Thurii e Copia”. Ente competente: Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. |
Allega documento. L’allegato è riferito a documentazione ufficiale riferita al vincolo/descrizione dell’interesse culturale. | |
Interesse pubblico del bene | Il Parco Archeologico di Sibari rappresenta una preziosissima testimonianza dell'antico centro urbano della Magna Grecia. Questo insediamento, così stratificato, costituisce l'eredità culturale del territorio e deve essere letto come la memoria delle diverse popolazioni che vi si sono stanziate. Le tracce dell'impianto urbano e i resti archeologici reperiti ricordano l'alto grado di civiltà raggiunta, in diretto contatto con il bacino del Mediterraneo, da cui venivano assorbiti i variegati influssi di carattere artistico e culturale. |
Periodo di realizzazione | A partire dall'Età del Ferro |
Funzione in passato | La città è stata un raffinato e vivace centro urbano. Popolata dagli Enotri nell'Età del Ferro, Sibari è stata rifondata dai Greci d'Acaia nel 730-720 a.C. Distrutta da Crotone nel 510 a.C., è stata ricostruita con il nuovo nome di Turi nel 444 a.C. Divenuta colonia romana nel 194 a.C., la città ha assunto il nome di Copiae e poi di Thurii. È stata abbandonata in epoca medievale. |
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentale | Il sito documenta la vivace attività del centro urbano, testimoniandone il lungo periodo di sviluppo a partire dalla civiltà degli Enotri nell'Età del Ferro, fino al declino in epoca medievale. Sibari è stata un'importante città della Magna Grecia per i suoi rapporti commerciali con i territori del bacino del Mediterraneo e, in particolare, dell'Asia Minore. |
Nome autore | Fulvio |
Cognome autore | Mazza |
Titolo | Sibari, Cassano all’Ionio : storia, cultura, economia. |
Anno | 2011 |
Casa editrice | Rubbettino |
In | Le città della Calabria; 19 |
Nome autore | AA.VV. |
Titolo | Basilicata Calabria. Guida d'Italia del Touring Club Italiano |
Anno | 1980 |
Casa editrice | Touring Editore |
Sito/URL | http://vincoliinrete.beniculturali.it/vir/vir/vir.html |
Sito/URL | https://www.italianostra.org/il-parco-archeologico-di-sibari-segnalato-a-europa-nostra-per-i-7-most-endangered-2020-i-sette-siti-culturali-piu-in-pericolo-deuropa/ |
Sito/URL | http://cassanoalloionio.asmenet.it/index.php?action=index&p=1316 |
Sito/URL | http://cassanoalloionio.asmenet.it/index.php?action=index&p=1439 |
Sito/URL | https://musei.calabria.beniculturali.it/musei?mid=333&nome=parco-archeologico-di-sibari |
Stato di conservazione | Pessimo |
Motivazioni del degrado | Generali (abbandono) |
Descrizione dello stato di conservazione | Il Parco archeologico di Sibari è minacciato dal grave pericolo idrogeologico che deriva dalla vicinanza con il fiume Crati e dalla presenza di una falda freatica. Numerosi infatti sono gli episodi di allagamento e di risalita di acqua, fatti che costituiscono un grande pericolo per la conservazione e la trasmissione dei preziosi manufatti archeologici custoditi. Un'altra criticità riguarda la segnaletica del Parco, che non è adeguatamente esposta e visibile lungo la strada. |
Proprietà | Soggetto pubblico |
Tipologia soggetto pubblico | Stato |
Funzione attuale del bene | MiBACT – Parco Archeologico di Sibari – Istituto dotato di autonomia speciale di rilevante interesse nazionale, è aperto al pubblico. |
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo: | Nel 2015 sono stati stanziati 4 milioni di euro per l'acquisto e la posa in opera di trincee drenanti per risolvere il problema dell'impaludamento del sito archeologico. Tuttavia, questo provvedimento non è risultato efficace. |
Eventuali proposte di riutilizzo: | Non si riscontrano proposte di riutilizzo. |
E’ raggiungibile da una strada? | Sì |
E’ raggiungibile da un sentiero? | No |
E’ possibile avvicinarsi? | Sì |
E’ possibile accedere all’interno? | Sì |
Indicazioni | Attualmente, non tutti i settori del Parco sono visitabili. |
E' aperto al pubblico? | Sì |
Altre note | Gilberto De Giusti |
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Parco archeologico di Sibari
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