Autore segnalazione | La precedente segnalazione è avvenuta ad opera della Sezione di Pisa di Italia Nostra il 12 novembre 2015 – pisa@italianostra.org Il bene è divenuto recentemente di proprietà pubblica e attualmente appartiene al Comune di San Giuliano Terme e alla Regione Toscana. |
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Data aggiornamento | 16/06/2021 |
Denominazione bene | Rocca di San Paolino a Ripafratta |
Regione | Toscana |
Provincia | Pisa |
Comune | San Giuliano Terme |
Località | Ripafratta |
Indirizzo | Fortezza di Ripafratta, 56017 San Giuliano Terme PI |
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) | 43.8200076124227, 10.416125360517151 |
Categoria | Beni culturali |
Categoria specialistica bene culturale | Castello |
Inserire immagine | ![]() |
Descrizione immagine | Visuale generale del bene nel contesto |
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Descrizione immagine | Visuale generale del bene nel contesto |
Descrizione generale del bene | La Rocca di San Paolino è ubicata sulla sommità del colle Vergario, in un ricco contesto naturalistico che domina a ovest il percorso del fiume Serchio e a sud il borgo di Ripafratta. Sin dall'epoca medievale, la fortezza ha ricoperto un delicato ruolo di controllo della zona, per la sua strategica posizione sul punto più stretto della valle del Serchio, attraverso il quale avveniva il passaggio obbligato tra Pisa e Lucca. Essa fa parte di un sistema difensivo che comprende anche altre strutture presenti nel territorio, tra cui le vicine Torre Niccolai e Torre Centìno. L'impianto di incastellamento è poligonale, con un mastio centrale e due torri angolari adiacenti al perimetro murario. L'ingresso avviene tramite l'unica porta che introduce alla piazza d'armi, dove si trovano i resti della residenza del conestabile e gli ingressi ai sotterranei. I materiali impiegati sono la pietra, che contraddistingue la struttura più antica, e i mattoni, inseriti con gli ampliamenti del XV secolo a opera di Giuliano da Sangallo. Attualmente, la fortezza versa in condizioni di abbandono. Il mastio e le torri sono allo stato di rudere. |
Presenza di elementi di pregio | Sono ancora visibili gli stemmi sul portale d'ingresso alla piazza d'armi, a testimonianza dell'alternarsi dei podestà pisani e fiorentini. |
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo) | Sì |
Tipo interesse | Il bene è soggetto a vincolo con codice identificativo 278737, con denominazione "Rocca". Ente competente: S121 Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno. Il bene rientra anche in zone vincolate secondo D.Lgs. 42/2004, art. 142, Lett. C e Lett. G. |
Interesse pubblico del bene | Il castello di Ripafratta fa parte del sistema difensivo posto a confine tra il territorio di Pisa e quello di Lucca, sede di numerosi scontri a partire dall'anno Mille. La rocca infatti testimonia le guerre tra i due Comuni, a cui si aggiungeva l'intervento militare di Firenze a sostegno di Lucca. Il sistema difensivo della fortezza si estendeva anche ai colli circostanti, tramite l'innalzamento di torri di vedetta. Inoltre, al di sotto del colle Vergario, protetto dalla rocca, si è sviluppato il primo nucleo del futuro borgo di Ripafratta. |
Periodo di realizzazione | Periodo di prima edificazione del mastio centrale: X secolo - Ampliamento della fortificazione: XII secolo - Ampliamenti di Antonio da Sangallo: XVI secolo |
Funzione in passato | La rocca di Ripafratta ha sempre svolto una funzione difensiva e di controllo del territorio a confine tra Pisa e Lucca. Dal XVII secolo, la fortificazione ha perso il suo ruolo originario e l'ampio campo interno è stato utilizzato come orto. L'impianto è costituito dal mastio centrale e dalle residenze, mentre adiacenti alle mura si trovano le due torri angolari. Sono presenti delle cisterne sotterranee per l'acqua. |
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentale | La fortificazione è stata più volte lo scenario di importanti battaglie tra Comuni, in cui si sono di volta in volta alternate le vittorie e le sconfitte dei Pisani e dei Lucchesi. Dopo dei primi scontri, nel 1104 Lucca mosse guerra contro i Da Ripafratta, feudatari del vescovo lucchese, allora proprietari del castello e che miravano a estendersi sul territorio. Sconfitti, i Da Ripafratta si allearono con Pisa, dando inizio a una lunga successione di conflitti, in cui sarebbe intervenuta anche Firenze, a sostegno di Lucca. Dopo essere stato a lungo conteso, il castello divenne di proprietà di Firenze, che, nel XVI secolo, lo adeguò alle nuove esigenze belliche chiamando l'architetto Antonio da Sangallo. |
Nome autore | Giovanni |
Cognome autore | Dinelli |
Titolo | La fortezza Medioevale di Ripafratta |
Anno | 1959 |
In | Atti dell’Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti |
Nome autore | Fabio |
Cognome autore | Redi |
Titolo | Medioevo vissuto: primi dati sulla cultura materiale del Castello di Ripafratta; i reperti dello scavo |
Anno | 1990 |
Casa editrice | Giardini |
Nome autore | Gabriella |
Cognome autore | Garzella |
Titolo | Il castello e il monastero: i da Rpafratta e i loro centri di potere nel Medioevo |
Anno | 2007 |
Casa editrice | Edizioni ETS |
Nome autore | Domenico |
Cognome autore | Taddei |
Titolo | Problematiche sul riuso e recupero della rocca di Ripafratta |
Anno | 2009 |
In | Castelli e fortificazioni della Repubblica Pisana |
Sito/URL | http://vincoliinrete.beniculturali.it |
Sito/URL | https://www.fondoambiente.it/luoghi/rocca-di-ripafratta-san-giuliano-terme |
Sito/URL | https://www.salviamolarocca.it/ |
Stato di conservazione | Pessimo |
Motivazioni del degrado | Aspetti strutturali (fratture), Aspetti strutturali (crolli), Aspetti strutturali (mancanza di tetto), Superficiali (umidità), Superficiali (vegetazione), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono) |
Descrizione dello stato di conservazione | Il complesso versa attualmente allo stato di rudere, per via del lungo tempo di abbandono e di incuria. Gravi problemi sono dovuti, oltre che all'esposizione agli agenti atmosferici, alla rigogliosa vegetazione che si insinua nelle compagini murarie, andando così a ledere la stabilità strutturale dell'insieme. |
Proprietà | Soggetto pubblico |
Tipologia soggetto pubblico | Comune |
Funzione attuale del bene | In stato di abbandono. |
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo: | Allo stato attuale non sono individuati programmi volti al restauro o alla valorizzazione della fortezza, sebbene molte associazioni e istituzioni culturali attive sul territorio auspichino un futuro intervento per la salvaguardia del bene. |
Eventuali proposte di riutilizzo: | Si auspica un intervento di restauro per la conservazione del bene, al fine di poterlo inserire in un percorso tematico dedicato alle fortezze di confine tra Pisa e Lucca, ipotizzando un percorso ciclopedonale nel contesto naturalistico della zona. |
E’ raggiungibile da una strada? | No |
E’ raggiungibile da un sentiero? | Sì |
E’ possibile avvicinarsi? | Sì |
E’ possibile accedere all’interno? | No |
Indicazioni | Ripafratta è attraversata da nord a sud dalla Strada Statale Abetone, da cui è possibile avviarsi sul 'Sentiero Pisa', in direzione sud-est, su cui prospetta la mole della fortezza sul colle Vergario. Per avvicinarsi ulteriormente, occorre incamminarsi su un sentiero più tortuoso che sale sulla cima del colle. |
E' aperto al pubblico? | No |
Altre note | Arch. Gilberto De Giusti |
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Rocca di San Paolino a Ripafratta
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