Autore segnalazione | La precedente segnalazione è stata effettuata il 22 dicembre 2016 da un cittadino |
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Data aggiornamento | 03/10/2021 |
Denominazione bene | Il Borgo fortificato di Acaja a Vernole (LE): le mura e il Convento Francescano |
Regione | Puglia |
Provincia | Lecce |
Comune | Vernole |
Località | Frazione di Acaja |
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) | 40.33495759751421, 18.297199410886847 |
Categoria | Beni paesaggistici |
Categoria specialistica bene paesaggistico | Nucleo e centro storico |
Inserire immagine | ![]() |
Descrizione immagine | Il Borgo fortificato di Acaja a Vernole (LE): il Castello |
Descrizione generale del bene | Acaja, piccolo borgo appartenente al territorio comunale di Vernole (LE), sorge sui resti di un antico insediamento romano chiamato Segine ed è considerato uno dei più importanti e meglio conservati esempi di architettura difensiva rinascimentale di Terra d’Otranto. Il villaggio fu fortificato a partire dal 1535 per volere di Gian Giacomo dell’Acaja, celebre architetto di Carlo V e membro della famiglia di feudatari a cui il borgo apparteneva fin dal 1294. Quest’ultimo, a partire da un piccolo borgo, ha messo in opera una grande operazione urbanistica che ha portato alla costruzione di quella che può essere considerata come la “città fortificata ideale”, composta da una cerchia muraria quadrangolare, fortificata ai quattro angoli, all’interno della quale si trovano una serie di strade rettilinee e ben distanziate che si intersecano tra loro in maniera perpendicolare. L’ingresso alla città avviene attraverso un’unica breccia, detta Porta Sant’Oronzo per la statua posta sulla sua sommità. L’angolo sud-ovest della cinta muraria è occupato da un imponente castello, a pianta trapezoidale, munito di due torrioni merlati e affiancato da un cortile da cui è possibile accedere alle stanze del piano terra, coperte a botte e a crociera, alle carceri e all’ampia scuderia da cui si accede ai resti di un frantoio risalente al XIX secolo. Sempre dal cortile, attraverso una scala, si arriva al piano superiore in cui si colloca la residenza nobiliare e la cosiddetta sala ennagonale. I restanti tre angoli del rettangolare circuito murario erano costituiti da altrettante torrette di guardia di cui rimane solo quella posta a nord-est, la quale era inclusa all’interno del perimetro dell’antico Convento francescano, ormai in stato ruderale e di cui rimane traccia, oltre che nei resti architettonici di questa antica costruzione, anche nel toponimo Piazza del Convento. Ad oggi, sia il Castello che il Convento sono in stato di abbandono e necessitano di un urgente operazione di restauro e valorizzazione che possa restituire a questa città il suo antico splendore. |
Presenza di elementi di pregio | Tra gli elementi di pregio e di maggiore interesse artistico si ricorda la Porta Sant'Oronzo con la statua del santo posta sulla sua sommità e gli stemmi e le lapidi che ricordano le famiglie che, a partire proprio dagli Acaja, hanno dominato su questo latifondo. Accanto a questi si riscontrano altri apparati decorativi all'interno del Castello. In particolare, al piano nobile, si trovano una serie di stanze di rappresentanza tra le quali la sala ennagonale in cui è ancora custodito un antico fregio che, correndo lungo tutto il perimetro della stanza, contiene le effigi di Alfonso e Maria dell'Acaja. |
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo) | Sì |
Tipo interesse | Il bene presenta un interesse paesaggistico secondo l'art. 136, comma 1, lettera c del D.Lgs 42/2004. Inoltre, il Castello presenta un "interesse culturale dichiarato" secondo le disposizioni della L. 1089/1939, applicato in data 01-12-1976 e trascritto in conservatoria il 04-02-1977, 04-05-1977, 15-07-1977 e 28-05-1977. |
Interesse pubblico del bene | Il borgo possiede un notevole interesse storico e architettonico poiché rappresenta uno degli esempi meglio conservati di città fortificata rinascimentale. Inoltre, a differenza di tanti altri borghi, nati in maniera spontanea e costituiti da una serie di strade tortuose e irregolari, questa è stata interamente pianificata ed è il frutto di una riflessione architettonica ed urbanistica ben precisa che, per certi aspetti, la rendono un elemento estremamente raro. |
Autore/i | Gian Giacomo dell’Acaja |
Periodo di realizzazione | XVI secolo |
Funzione in passato | Il bene paesaggistico in oggetto nasce come una piccola città fortificata posizionata all'interno del latifondo di proprietà degli Acaja, a cui era stato donato da Carlo II d'Angiò. Nel corso del tempo si sono poi succeduti diversi feudatari, fino ad arrivare ai tempi moderni in cui è diventata frazione di Vernole, ma ha sempre mantenuto il suo ruolo di piccolo centro abitato. |
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentale | Il bene rappresenta un esempio estremamente raro ed interessante di città fortificata rinascimentale. |
Sito/URL | http://vincoliinrete.beniculturali.it |
Sito/URL | http://www.acquaricadilecce.it/castello-di-acaya-e-dormitio-virginis |
Sito/URL | https://www.nelsalento.com/guide/vernole/acaya.html |
Sito/URL | https://www.museionline.info/castelli-italiani/castello-di-acaya |
Sito/URL | http://www.castellocarlov.it/castello-di-acaya/ |
Sito/URL | https://www.viaggiareinpuglia.it/at/1/castellotorre/1447/it/Castello-di-Acaya-Vernole-(Lecce) |
Stato di conservazione | Mediocre |
Motivazioni del degrado | Aspetti strutturali (crolli), Superficiali (vegetazione), Generali (abbandono) |
Descrizione dello stato di conservazione | In generale, all'interno di questo piccolo borgo, si riscontra una situazione di degrado che può essere considerata mediocre. Il castello, infatti, presenta una discreta condizione conservativa, se si escludono alcune forme di degrado superficiale legate all'azione degli agenti atmosferici e al deposito superficiale. Le mura, invece, conservate e parzialmente restaurate in alcuni tratti, sono in stato di abbandono in altri punti, manifestando crolli e presenza di vegetazione infestante. In stato ruderale e completamente abbandonato è, invece, il Convento. Questo manifesta fratture e crolli ed è quasi completamente ricoperto dalla vegetazione infestante. |
Proprietà | Soggetto pubblico |
Tipologia soggetto pubblico | Comune |
Funzione attuale del bene | Il Borgo di Acaja è un piccolo centro abitato frazione di Vernole, ma il Castello e il Convento francescano sono in stato di abbandono e privi di una specifica destinazione d'uso. |
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo: | Attualmente non si riscontra la presenza di progetti atti al restauro e alla valorizzazione del borgo e dei beni in esso contenuti. |
E’ raggiungibile da una strada? | Sì |
E’ raggiungibile da un sentiero? | No |
E’ possibile avvicinarsi? | Sì |
E’ possibile accedere all’interno? | Sì |
Indicazioni | Il borgo di Acaja, posizionata nel territorio comunale di Vernole, è raggiungibile dal capoluogo di Provincia Lecce, attraverso la SP337 che arriva direttamente alla Porta Sant'Oronzo la quale costituiva, in passato, l'unico accesso cittadino. |
Altre note | arch. Angela Lato |
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