Italia Nostra

Data: 15 Luglio 2020

Antiche Fattorie Visconti – Somma Lombardo (VA): segnalazione per la Lista Rossa

Indirizzo/Località: Centro storico di Somma Lombardo (Varese)

Tipologia generale: edificio residenziale

Tipologia specifica: fattorie, pertinenze del Castello Visconti di San Vito

Configurazione strutturale: rustici adiacenti al Castello posti a quadrato con ampio cortile interno

Epoca di costruzione: sec. XVII

Uso attuale: nel 1988 il Comune le acquisì e decise, nel 1991, di demolirle. Tale scelta fu bloccata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici che, dietro sollecito di associazioni come WWF, FAI e Italia Nostra, appose il vincolo di bene culturale alle Fattorie. Da allora il complesso è abbandonato e in degrado in cerca di un progetto di utilizzo a servizio della città

Uso storico: pertinenza del Castello adibito ad attività agricola che durò a lungo nei secoli e continuò fino agli anni 20 del Novecento, periodo nel quale parte del complesso era stato adibito ad unità abitative

Condizione giuridica: dal 2009 le Antiche Fattorie sono gestite da SPES s.r.l., azienda che si occupa di servizi e gestione del patrimonio comunale

Segnalazione: del aprile 2020 – segnalazione del Comitato Antiche Fattorie Visconti – antichefattorievisconti@gmail.com

Motivazione della scelta

Nel cuore di Somma Lombardo, accanto al castello Visconti di San Vito, si trovano quelli che in origine erano i suoi rustici. L’epoca di fondazione è incerta, ma erano certamente esistenti nel ‘600, come testimonia un architrave di pietra, che riporta la data 1686. L’edificio, monumentale e le sue pertinenze, oggi separati da una strada, una volta erano direttamente collegati al castello. L’attività agricola durò a lungo nei secoli e continuò fino agli anni 20 del Novecento, periodo nel quale parte del complesso era stato adibito ad unità abitative.

Accanto alle normali attività di coltivazione venivano portate avanti anche la vendita del latte e l’allevamento dei bachi da seta. Cessata l’attività agricola, dopo gli anni ’20 del 900, le Fattorie rimasero soltanto come complesso abitativo fino al 1988, anno in cui il Comune le acquisì e decise, nel 1991, di demolirle. Tale scelta fu bloccata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici che, dietro sollecito di associazioni come WWF, FAI e Italia Nostra, appose il vincolo di bene culturale alle Fattorie. Da allora il complesso è abbandonato e in degrado.

Dal 2009 sono gestite da SPES s.r.l., azienda che si occupa di servizi e gestione del patrimonio comunale, e sono al momento chiuse e non visitabili, salvo rare occasioni. Passano gli anni ma il Comitato Antiche fattorie Visconti, insieme a tutti i cittadini, continuano a battersi per ottenere il restauro e la pubblica fruizione di questo bene pubblico.

Le “Fattorie Visconti” sono collocate in un contesto ambientale e architettonico di grande pregio e il loro restauro potrebbe diventare volano per la riqualificazione di altri ambiti deteriorati, oltre a migliorare la qualità della vita di chi abita e lavora nella zona. Le “Fattorie Visconti”, possono pertanto costituire, quel nucleo di rilancio della dimensione sociale del centro cittadino. Una dimensione sociale che si basi anche su una sostenibilità economica di medio lungo periodo, diventando il baricentro per la popolazione ad ampio spettro di target. Il complesso edilizio può e deve ritrovare una giusta collocazione ed identità, nella finalizzazione come luogo multifunzionale aperto alle diverse esigenze della cittadinanza ma anche a forme innovative di attività, che ne connotino e valorizzino la peculiarità storica ed architettonica.

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