Denominazione del bene: Casale romano
Tipologia del bene: Casale storico
Stati di conservazione: abbandonato e a rischio
Indirizzo: Falcognana di Sotto (RM) – (ds km 15 Ardeatina)
Nota storica: il termine indica la posizione più a valle rispetto a quella di Sopra, più vicino ai Colli Albani. La turris cum vineis, ortis, canapinis, silvis in Falconiano viene menzionata una prima volta nel 1217 come possesso del monastero di Sant’Alessio. Stando all’apparato murario in scaglie di lava, la torre risale infatti alla metà del XII e viene affiancata nella prima metà del XIII secolo da un edificio più basso a blocchetti di tufo con fasce policrome. Il Casale viene citato nel 1383 tra le proprietà di Lello Petrucci Palazzi. Nel 1427 passa ai Colonna ma già nel 1432 è in mano ai Cenci a cui rimane per ben quattro secoli e mezzo, fino al 1823, tanto da essere chiamata “Falcognana Cenci” o Falcognana Vecchia. Dopodichè passa alla famiglia Ferri fino all’abbandono degli anni Settanta.
Nota architettonica: E’ un vero peccato che proprio “il Casale” romano per antonomasia, almeno nei libri che trattano questo argomento, sia abbandonato. Il Comune di Roma non ha pensato di meglio che metterci vicino una discarica. Il complesso è formato da una torre mozza e da fabbricati ad unica falda, addossati gli uni agli altri, che nell’insieme raggiungono un singolare equilibrio volumetrico, a cui si salda un lungo fabbricato, collegato a terra da una scala ribassata, che doveva servire da granaio o da fienile. Potrebbe essere recuperato dall’ampliamento del parco dell’Appia in quel settore e addirittura diventare la “porta” del parco, dal lato sud.
Segnalazione: Luigi Cherubini Italia Nostra Sezione Castelli Romani
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