Indirizzo/Località: Via Contrada dei Signori, 2 – Santarcangelo di Romagna (Rimini)
Tipologia generale: architettura religiosa
Tipologia specifica: monastero
Configurazione strutturale: struttura ipogea costituita da un lungo corridoio che termina in una sala circolare che vede organizzati intorno ad una grande colonna centrale due percorsi concentrici e nove nicchie che si dispongono a raggiera lungo il perimetro esterno.
Epoca di costruzione: sec. XVII – prima testimonianza: 1786, dall’elenco dei beni del Monastero
Uso attuale: in disuso
Uso storico: cantine del convento
Condizione giuridica: proprietà del Monastero SS. Caterina e Barbara (Suore Francescane dei Sacri Cuori). Edificio Classe 1, di interesse storico e architettonico, tutela per il D. Lgs 490/99
Segnalazione: del aprile 2020 – segnalazione della Sezione di Valmarecchia di Italia Nostra – valmarecchia@italianostra.org
Motivazione della scelta: struttura ipogea costituita da un lungo corridoio in pendenza di larghezza 1,35 ml e lunghezza pari a circa 18,00 ml, che termina in una sala circolare che vede organizzati intorno ad una grande colonna centrale due percorsi concentrici e nove nicchie che si dispongono a raggiera lungo il perimetro esterno.
Grotta interamente scavata nella roccia tufacea del monte Giove, priva di significative finiture o rivestimenti. Sono ben visibili le varie stratificazioni della roccia. Pavimentazione assente, in battuto. L’accesso della grotta si trova al primo piano interrato del convento, all’altezza delle fondazioni della sagrestia e dei locali di servizio della scuola. Censita nei piani comunali al n.23.
Il complesso ipogeo, anticamente addebitò ad uso cantine, è oggi in disuso, ed è totalmente interno al convento di S.S. Caterina e Barbara, vi si accede dal primo piano interrato, entrando al numero civico 4.
Il progetto di recupero presentato in occasione della Campagna Virtuale dei Beni in Pericolo, mira a garantire la fruibilità turistica di questa grotta, facendola entrare nel circuito ipogeo della città di Santarcangelo di Romagna, attraverso:
- predisposizione di idonea illuminazione a led lungo tutto il percorso della grotta;
- servizio di guardiola e guida turistica concordato con il servizio IAT per consentire l’accessibilità turistica alla grotta nel rispetto della vita conventuale e dei luoghi privati del monastero;
- manutenzione dei locali conventuali del piano terra e interrati che saranno interessati dal percorso turistico di visita.