Italia Nostra

Data: 12 Giugno 2019

Santa Maria della Lacryma a Bellante (TE): segnalazione per la Lista Rossa

Indirizzo/Località: Via Borgo Martini Alfonso  –  Bellante (Teramo)

Tipologia generale: edificio di culto

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: arrivando a Bellante paese dalla Strada Provinciale 13 è possibile ammirare il fianco del maestoso e affascinante rudere di Santa Maria della Lacrima (o de Lacryma). Oggi rimane, la facciata, il campanile, quasi tutte le mura perimetrali e i ruderi del convento.

Epoca di costruzione: sec. XIII

Comprende: il complesso comprendeva una chiesa e il convento dei Carmelitani

Uso attuale: ormai diroccato

Uso storico: subì vari restauri nel corso dei secoli XVI e XVII

Condizione giuridica:

Segnalazione: del 15 marzo 2019 – segnalazione Istituto Comprensivo  “AURELIO SALICETI” di Bellante – Classi 1^ e  3^  – sezione “A”

Motivazione della scelta: Appena fuori del centro abitato di Bellante (Teramo) a mt. 354 s.l.m., sul cosiddetto Colle della Civita, oggi Borgo Martini Alfonso, sono ancora ben visibili i resti monumentali ed affascinanti della Chiesa di S. Maria della Lacrima (S. Maria de Lacryma) e dell’annesso antico Convento dei Carmelitani. Questo luogo di culto sembra sia sorto nel Duecento, anche se dell’antica costruzione resta ben poco: quello che oggi rimane, la facciata, il campanile, quasi tutte le mura perimetrali e i ruderi del convento, è ciò che è stato restaurato nel Cinquecento e poi nel Seicento. Il convento fu ceduto nel 1562 da Baldassarre Acquaviva, Marchese di Bellante e Conte di Caserta, ai Padri Carmelitani dell’Annunziata di Caserta. Nel 1793 esso fu soppresso e quindi chiuso; la chiesa continuò nelle sue funzioni, mentre il privilegio di chiesa parrocchiale venne trasferito due anni dopo nella Chiesa di Santa Croce, all’interno del centro abitato, vicino alla Cappella della Madonna della Misericordia.

Sulla parte superiore dell’imponente facciata si apre un finestrone sovrastato da un lunetta ed altro motivo ornamentale; in basso un altro finestrone risulta successivamente tamponato e, di fianco al semplice portale in pietre e laterizio, un’apertura sembra essere una piccola edicola atta a contenere qualche immagine sacra. Alla parete di destra è appoggiato un massiccio campanile la cui parte superiore presenta due monofore sovrapposte per ospitare delle campane.

Il bene risulta inagibile in seguito agli eventi sismici che si sono susseguiti nell’ultimo decennio e che ne hanno aggravato la situazione, già fortemente critica in pregresso.

Il monumento risulta uno degli elementi più fortemente identificativi del paesaggio di Bellante, nonostante sia molto mal ridotto dal degrado e dall’abbandono, racchiude in se testimonianze, storiche ed artistiche del territorio a partire dal Duecento.

La segnalazione alla lista rossa testimonia la nostra esigenza di tutelare la memoria storica del nostro territorio.

La messa in sicurezza, il consolidamento del rudere, l’eliminazione della vegetazione rampicante, la costruzione di struttura di protezione in vetro e acciaio e la progettazione di un sistema di illuminazione darebbero dignità al monumento e ai cittadini la possibilità di usufruirne.

Alcune proposte di uso: funzioni religiose, concerti di musica lirica e classica, location film, rappresentazioni teatrali, simposi, mostre.

RIFERIMENTI STORICO-BIBLIOGRAFICI

http://www.paesiteramani.it/Paesi/SMariaLacrima.htm

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