Indirizzo/Località: Via Giulia 79 – Roma
Tipologia generale: Palazzo gentilizio o nobiliare
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: edificio realizzato in muratura portante e solai in legno, risulta edificato verso la metà del ‘500 con un successivo ampliamento nel XVII secolo e si sviluppa su cinque livelli fuori terra, oltre ad un piano interrato
Epoca di costruzione: sec. XVI
Comprende: immobile di particolare pregio architettonico ed artistico per la presenza di numerosi affreschi nonché di bassorilievi di epoca romana rinvenuti nell’interrato
Uso attuale: venduto della sua piena proprietà con bando pubblico attraverso la piattaforma di investimenti immobiliari pubblici Invest in Italy (progetto è realizzato nel quadro delle iniziative previste dal decreto “Sblocca Italia”). Ora di proprietà di una immobiliare che deve realizzare un albergo di 60 posti con una spa nel sottosuolo, a rischio archeologico
Uso storico: opera di Antonio da Sangallo il giovane, è stata la dimora romana di Cosimo II de’ Medici
Condizione giuridica: immobile vincolato ai sensi del Codice Dlgs 42/04 rientrando tra i beni elencati all’art. 10 co.1.; proprietà privata vincolata alle procedure di dismissione in immobili pubblici storici e di pregio
Segnalazione: del maggio 2020 – segnalazione della Sezione di Roma di Italia Nostra – roma@italianostra.org
Motivazione della scelta
Il Palazzo Medici Clarelli è sito in Roma, nell’ansa barocca, al civico 79 di via Giulia. È stato sede istituzionale del Municipio I Centro Storico. Si tratta di un edificio del XVI secolo, opera di Antonio da Sangallo il giovane, che è stato la dimora romana di Cosimo II de’ Medici. Rappresenta l’ultima traccia pubblica dei Medici nella capitale.
È un immobile di particolare pregio architettonico ed artistico per la presenza di numerosi affreschi nonché di bassorilievi di epoca romana rinvenuti nell’interrato. L’edificio risulta aver avuto un ampliamento nel XVII secolo.
L’immobile è vincolato ai sensi del Codice Dlgs 42/04 rientrando tra i beni elencati all’art. 10 co.1.
Palazzo Medici Clarelli è stato oggetto di una lunga trattativa volta ad alienare l’immobile a privati, per destinarlo ad albergo. Malgrado si trovi in una zona ad altissimo rischio archeologico, il progetto preliminare prevedeva la presenza di una spa nella parte interrata.
A tutt’oggi non è noto lo stato delle trattative per l’alienazione e il progetto che vi si vorrebbe realizzare. Ai sensi dell’art. 55 del Codice, deve essere assicurata, anche in caso di dismissione, la tutela e la valorizzazione in maniera tale da non recare danno alla sua conservazione e autorizzando un utilizzo per il quale non sia pregiudicato il pubblico godimento.
Italia Nostra Roma ha richiesto alla Soprintendenza la verifica delle procedure autorizzative in modo da assicurare il rispetto del Codice e della fruizione pubblica del bene.