Il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, ha stabilito che lo Studio di proporzioni del corpo umano, detto Uomo Vitruviano di Leonardo potrà viaggiare alla volta del Louvre per la mostra in occasione dei 500 anni dalla morte dell’artista.
Per quanto riguarda le motivazioni, il TAR ha ritenuto che non avendo la direttrice precedente delle Gallerie dell’Accademia, la Dott.ssa Marini, escluso in assoluto e tassativamente il prestito del Uomo Vitruviano, la sua iscrizione nel fondo principale non costituisce divieto al prestito. Inoltre il TAR considera più rilevanti le perizie dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma rispetto ai rilievi maggiormente cautelativi precedentemente formulati dal responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie dell’Accademia e dal Funzionario restauratore conservatore.
Se l’essere inseriti nella lista dei beni che appartengono al fondo principale di una galleria o di un museo non riesce ad impedire l’espatrio di un’opera identitaria e se le indicazioni dei restauratori e conservatori sono tutte opinabili, allora oggi non è un bel giorno per la tutela in Italia.
Italia Nostra non si arrende e non si ferma perché considera una vittoria aver sollevato con determinazione e coraggio la questione irrisolta dei prestiti e dei viaggi delle opere d’arte di inestimabile valore custoditi nei nostri musei.
Mariarita Signorini
Italia Nostra
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Leggi l’articolo di Tomaso Montanari Il_Fatto_Quotidiano_17.10.2019
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