Censiti dal MiBAC 6.000 dei 12.000 monumenti stimati
In occasione del Centenario della conclusione della Grande Guerra, Italia Nostra vuole richiamare l’attenzione sullo stato in cui versano i Monumenti e le Epigrafi ai Caduti presenti in ogni comune, frazione e paesello della penisola: un patrimonio monumentale diffuso, dedicato alla memoria degli oltre 650.000 soldati italiani caduti nell’atroce conflitto del 1915-1918.
Questo grande patrimonio, dedicato alla memoria di un evento traumatico ma fondante del nostro paese, è in generale a rischio perché solo in parte catalogato e inoltre esposto al degrado e all’incuria, dimenticato nelle piazze e sulle facciate di Municipi ed edifici storici. Basti pensare che il Sacrario Militare di Redipuglia, il più importante insieme al Monte Grappa, non è stato purtroppo restaurato in tempo per le celebrazioni del centenario. Già inserito nella Lista Rossa, è oggetto costante delle denunce di Italia Nostra, nella speranza che presto possa essere restituito alla sua originale integrità ed alla fruizione pubblica. (maggiori informazioni a https://www.italianostra.org/sacrario-militare-redipuglia-a-fogliano-redipuglia-gorizia-segnalazione-per-la-lista-rossa/) «Una nazione che non conserva la memoria dai propri caduti per la libertà, non ha radici o identità e non è un paese civile», dichiara Mariarita Signorini, presidente nazionale di Italia Nostra. Pare quasi che questo patrimonio sia stato condannato alla damnatio memoriae perché il fascismo non esitò spregiudicatamente a sfruttare il sentimento popolare a fini propagandistici. Italia Nostra, nata antifascista e democratica, può perorare la tutela di questi beni senza timore di essere confusa con antistoriche manifestazioni nostalgiche.
Il fenomeno dei Monumenti ai Caduti e dei Parchi della Rimembranza inizia già nelle ultime fasi della Grande Guerra, sull’onda dell’elaborazione collettiva di un lutto di proporzioni immani, e va avanti fino agli inizi degli anni ’40 del Novecento. Per i monumenti, si tratta di beni culturali che possiedono peculiarità uniche:
- sono diffusi in modo capillare su tutto il territorio nazionale, anche nella più sperduta frazione degli oltre 8.000 Comuni d’Italia;
- sono manufatti originali, peculiari, mai seriali neanche nei dettagli, commissionati ad artisti tra i più insigni del tempo;
- i materiali utilizzati sono sempre di grande pregio, marmo di Carrara, bronzo, materiali lapidei locali di qualità;
- ogni manufatto è ampiamente adorno di elementi simbolici.
Pur plaudendo al meritorio progetto di censimento dei Monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale promosso dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, che ha catalogato 6.000 degli oltre 12.000 monumenti stimati, (per info www.catalogo.beniculturali.it/sigecSSU_FE/caricaPercorsoTematicoPubblicato.action?id=2007&valore=grande%20guerra) rimangono da classificare ancora tutti i monumenti minori, le tantissime epigrafi e i manufatti nelle molte frazioni. Si comprende allora che la consistenza di questo patrimonio è molto più vasto di quello stimato dal MiBAC e che non sempre le Soprintendenze hanno predisposto le azioni necessarie per la loro catalogazione.
«Nel corso delle mie ricerche», spiega la prof.ssa Liliana Gissara, consigliere nazionale di Italia Nostra e curatrice di uno studio intitolato proprio “A futura memoria” sulla monumentistica ed epigrafica della provincia di Siracusa, «ho constatato che neanche presso la Soprintendenza esisteva alcunché e sono quindi partita da zero. La nostra pubblicazione del 2004, acquisita dalla Soprintendenza, è l’unica che registra puntualmente monumenti e lapidi del territorio, andando a colmare il vuoto esistente su questi particolari beni culturali».
Italia Nostra auspica che MiBAC, Ministero della Difesa e Comuni italiani, con il coordinamento dell’ANCI, diano avvio senza indugio a un progetto congiunto di censimento e catalogazione nazionale di tutte le lapidi e monumenti, per realizzare una banca-dati consultabile online. Questa azione è ormai improcrastinabile perché molta della documentazione di riferimento (verbali, bozzetti, progetti) rischia di andare perduta definitivamente, a causa dello scarso ordine in cui sono tenuti diversi Archivi Storici Municipali, e anche perché una parte dei monumenti hanno già subìto spostamenti e alterazioni dell’allestimento originale.
Italia Nostra chiede che questo patrimonio identitario, importante per la formazione del sentimento unitario e la promozione dei valori di pace e democrazia della nostra Repubblica, possa ricevere le necessarie attenzioni da parte delle Istituzioni.
ITALIA NOSTRA
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