Il fenomeno odioso dell’abusivismo edilizio non concede tregua regalando superbe impennate proprio nel mese di agosto. A dare dimostrazione della sua pervicacia sono gli ultimi eclatanti fatti di cronaca che hanno visto addirittura crolli di pareti rocciose in costiera amalfitana quali conseguenze di lavori abusivi in corso.
A trattare diffusamente del fenomeno è Aldo De Chiara, magistrato di fama, noto per aver combattuto per anni ha questa piaga dilagante.
“Sui crolli recentemente avvenuti la guardia costiera ha chiarito come essi fossero l’effetto di interventi edilizi abusivi in corso – spiega De Chiara – Quanto accaduto ha dimostrato ancora una volta di più che la causa è sempre la mano criminale dell’uomo. Sono anni purtroppo che osserviamo questo fenomeno ma il fatto ha evidenziato che anche in parti intangibili di territorio l’intervento della giustizia giunge a posteriori ed in ritardo. A consentire questo malcostume diffuso sono sicuramente le pene scarsamente severe”.
I dati dimostrano in questo periodo si ha un’impennata di reati di questa tipologia.
“Ad agosto si consumano abusi del genere perche’ i controlli si allentano per via delle turnazioni per le ferie e quindi assistiamo ad un vero e proprio salto di qualità – precisa De Chiara – Noi dovremmo ottenere che oltre al reato paesaggistico si configuri, in situazioni date, il reato di frode processuale introducendo così uno strumento effettivo di dissuasione. D’altro canto va tenuto in conto il fatto che motivo di grande apprensione in queste situazioni non è solo il timore per le condizioni del paesaggio e dell’ambiente ma anche l’incolumità pubblica e privata. Introducendo pene più severe e pattugliamenti più regolari in elicottero per il controllo del territorio – conclude De Chiara – potremo riuscire ad evitare abusi edilizi a monte anziché agire a posteriori e sempre in ritardo quando il danno ormai è irreversibile”.