Il Consiglio Direttivo nazionale di Italia Nostra, riunitosi sabato 23 novembre, lancia un appello ai cittadini di Venezia e Mestre affinché votino compatti al referendum del 1 dicembre per la separazione delle isole della Laguna dalla terra ferma, garantendo così alla città lagunare l’autonomia e gli strumenti amministrativi necessari per difendersi dalle tante emergenze che ne mettono a repentaglio la stessa esistenza.
Questo è il quinto referendum dal 1979 e Italia Nostra si è sempre schierata per l’autonomia delle due città. L’aggregazione dei due comuni fu decisa in epoca fascista per consentire la nascita del Progetto Porto Marghera che trasformò profondamente Mestre: da piccolo borgo a città con una propria vocazione industriale.
Dal primo referendum del 1979 Venezia e l’estuario hanno perso centomila abitanti e ora ne perdono mille all’anno. Oggi la distribuzione della popolazione nel comprensorio unico è l’inverso di quella originaria: a Venezia e sulle isole risiedono 79 mila abitanti contro i 180 mila di Mestre. Se si continua così, presto Venezia sarà disabitata. Non è nell’interesse di nessuno una città senza il presidio costante e capillare dei residenti, soprattutto dopo quanto successo con l’acqua granda e le previsioni di un innalzamento costante del mare, che dal 2050 rischiano di mandare sott’acqua Venezia per metà dell’anno.
L’associazione appoggia quindi la posizione già assunta dalla Sezione di Venezia e dalla sua Presidente Lidia Fersuoch continuando ad esprimere tutto il proprio appoggio ai veneziani per il preoccupante ripetersi del fenomeno delle acque alte.
ITALIA NOSTRA
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