Un grande successo per la marcia Stop Pesticidi che ha visto la partecipazione di centinaia di persone nonostante la pioggia a tratti intensa. Ai molti partecipanti arrivati dai comuni del Chianti senese e fiorentino si sono aggiunte decine di persone provenienti da tutta la provincia e da altre zone della Toscana, anche grazie all’autobus messo a disposizione dagli organizzatori. Il corteo ha sfilato nei paesi di Radda e di Gaiole in Chianti attraversando campagne e frazioni in un clima di allegria e determinazione.
Il comitato promotore composto da WWF – CAI – LEGAMBIENTE – ISDE – BIODISTRETTO del CHIANTI – BIODISTRETTO di SAN GIMIGNANO si è detto particolarmente soddisfatto dell’iniziativa ed ha ribadito che l’evento rappresenta un importante punto di partenza trasversale per traghettare il territorio verso una agricoltura ecologica, rispettosa dei consumatori e dell’ambiente e che ponga in primo piano la salute dei cittadini e del territorio.
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio dei Comuni di Radda in Chianti e Gaiole in Chianti e l’adesione del Comune di Castelnuovo Berardenga.
Moltissime le adesioni dalle associazioni del territorio: Fridays For Future Siena Italy, Italia Nostra, Officina solidale, Comitato Difensori della Toscana, FIAB Amici della Bicicletta Siena, SlowFood Siena, RIVE-Rete Italiana Villaggi Ecologici, La Comune Di Bagnaia, Gruppo Archeologico Salingolpe di Castellina in Chianti, Associazione Culturale Tiravento, Associazione Seed Vicious, AIAB – Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, Arpat-Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani Azienda Agricola la Scoscesa, Circolo della Decrescita Felice del Chianti, GAS il Melograno, Anima Terra – Rete di Solidarietà per un pianeta vivibile.
Tutti i partecipanti hanno partecipato gridando slogan come: “stop pesticidi basta glifosato”, “difendiamo la natura vogliamo un’altra agricoltura”, ed hanno ribadito con forza la richiesta che siano raggiunti importanti obiettivi come:
- Raggiungere almeno il 40% della superficie agricola nazionale a biologico entro il 2030 utilizzando meglio i finanziamenti europei per l’agricoltura.
- Ridurre i rischi per i residenti nelle aree rurali e gli agricoltori fissando distanze minime di sicurezza dalle abitazioni e dalle coltivazioni biologiche per difenderle dal rischio di una possibile contaminazione accidentale.
- Nei siti Natura 2000 e nelle altre aree naturali protette deve essere vietato l’utilizzo di pesticidi pericolosi per gli habitat e le specie selvatiche, con misure di conservazione della biodiversità regolamentari vincolanti.
- Adottare tecniche biologiche per la manutenzione delle aree non agricole (rete viaria, ferroviaria) con particolare attenzione al verde pubblico e agli spazi utilizzati dalla popolazione residente nelle città.
- Prevedere il divieto totale del glifosate in Italia entro il 2022, escludendo qualsiasi ipotesi di rinnovo dell’autorizzazione concessa per cinque anni dall’Unione Europea il 27 novembre 2017
- Definire criteri più rigorosi per la concessione delle deroghe per l’utilizzo di pesticidi di norma vietati a causa della loro pericolosità per la salute umana e per gli ecosistemi.
- Rafforzare i sistemi di monitoraggio e controllo sulla presenza di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee, nel suolo e nel cibo
Le associazioni e i cittadini tutti si adopreranno affinche tali richieste siano inserite nel PAN (Piano di Azione Nazionale), che avrà notevole peso negli anni a venire e che è in corso di approvazione. Ora l’azione si svilupperà nel territorio per una capillare informazione e sinergia tra associazioni e agricoltori, istituzioni e consumatori.
Un futuro migliore ci aspetta e sarà biologico.