Italia Nostra

Data: 26 Marzo 2020

Coronavirus, MiBACT: la cultura non si ferma, migliaia di iniziative su social e web

​Il Ministero per i beni e per le attività culturali e per il turismo, in seguito alle misure di contenimento della diffusione del coronavirus con la chiusura di musei, parchi archeologici, cinema e teatri, ha messo in campo una complessa e articolata strategia digitale per assicurare e moltiplicare le possibilità di godere dello straordinario patrimonio culturale nazionale.

Con l’hashtag #iorestoacasa ha dapprima lanciato sui propri profili social e su quelli di tutti i musei, gli archivi, le biblioteche, i parchi archeologici e i luoghi della cultura statali una campagna per la condivisione di video e immagini di opere appartenenti alle collezioni, di monumenti, di incisioni, manoscritti, incunaboli e documenti rari, insoliti o poco conosciuti, raccogliendo il forte interesse di cittadine e cittadini.

A questa prima iniziativa è seguita l’adesione a “L’Italia Chiamò”, maratona solidale trasmessa dal vivo in streaming lo scorso 13 marzo dalle sei del mattino a mezzanotte con quasi 717.000 visualizzazioni solo sul canale del Mibact a cui hanno partecipato direttori di musei e parchi archeologici raccontando le attività in corso nei propri istituti in questo periodo di chiusura forzata.

Sulla spinta di questo successo, il canale YouTube del MiBACT ha continuato e sta continuando a pubblicare video realizzati dal personale di archivi, biblioteche, musei, parchi archeologici e istituti culturali statali per permettere visite virtuali, condivisione e trasmissione di conoscenze, illustrare i lavori di restauro, manutenzione, catalogazione delle opere. Ad oggi sono disponibili oltre 70 contributi audiovisivi che hanno totalizzato finora nel complesso oltre 61.000 visualizzazioni.

Allo stesso tempo il MiBACT ha aperto sul proprio sito web la pagina www.beniculturali.it/laculturanonsiferma con 785 appuntamenti virtuali finora resi disponibili dai luoghi della cultura statali e da diverse istituzioni culturali nazionali, divisi nelle categorie educazione, musei, archivi e biblioteche, teatro, musica e cinema.

Tutto ciò ha permesso di celebrare la prima edizione del Dante Dì il 25 marzo in forma esclusivamente digitale, con migliaia di iniziative sui social e sulla rete da parte di luoghi della cultura statali, scuole, teatri e accademie e il sostegno da parte di RAI con palinsesti dedicati alla figura di Dante Alighieri e il suo tempo e pillole di 30” di “lecturae Dantis” tratte dagli archivi di RAI Teche.

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