La norma “ammazza stadi monumentali”, varata nel D.L. “Semplificazioni” dal Senato e ora al vaglio della Camera, apre un pericoloso fronte sulla tutela degli stadi monumentali nell’intera penisola. È quanto l’associazione Italia Nostra sottolinea in una nota inviata in questi giorni al Parlamento.
Il testo approvato, del quale si riconosce l’inequivocabile genesi renziana, oltre a rappresentare una palese norma ad personam per superare il vincolo monumentale sullo stadio “A. Franchi” di Firenze e procedere alla sua ristrutturazione senza vincoli, apre la porta ad una deregulationapplicabile a qualsiasi altro impianto sportivo sottoposto a vincolo monumentale. Si sottolinea anche che i progetti di demolizione/ricostruzione o ristrutturazione degli stadi prevedono sempre una significativa destinazione degli edifici a centri commerciali, in ragione di un’ipotetica sostenibilità finanziaria dell’opera. Ancora una volta le ragioni della tutela vengono sacrificate al denaro.
Italia Nostra seguirà l’evolversi della discussione parlamentare, proseguendo nella sua opera di tutela dei monumenti sportivi del Novecento, sottolineando che le modifiche introdotte nel testo all’art. 12 del Codice per i Beni culturali e il Paesaggio sono un significativo sbilanciamento a favore delle amministrazioni locali del potere di co-pianificazione, affidato alle strutture periferiche del MiBACT, cioè le Soprintendenze. Non è questa la semplificazione burocratica che vogliamo.
Ebe Giacometti
Italia Nostra