Italia Nostra

Data: 15 Aprile 2020

Efficienza, non Semplificazione

Italia Nostra esprime la propria preoccupazione per le sempre più pressanti richieste di cosiddette semplificazioni in deroga alla norme per la realizzazione di opere pubbliche. L’ultima riguarda la richiesta di 200 sindaci di ricevere poteri speciali, nel 2020, andando in deroga al Codice degli Appalti e alle Sovrintendenze, per velocizzare al massimo le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri. Preoccupa pensare che questa richiesta possa allargarsi agli altri 7704 Comuni italiani.

“Ad ogni disastro, terremoto o crisi si levano invocazioni alla semplificazione, spesso da parte degli stessi che hanno votato in Parlamento quelle norme,” dichiara Ebe Giacometti, Presidente nazionale di Italia Nostra. “È evidente che in Italia esiste un problema di infrastrutturazione, causato in larga parte dalla corruzione. È altrettanto evidente che le lungaggini facciano levitare i costi e favoriscano fenomeni corruttivi. La risposta non è quindi nell’aggiramento delle regole, ma nell’efficienza del sistema. Le linee guida da proporre dovrebbero avere come filo conduttore poche regole stringenti, invalicabili ed uguali su tutto il territorio nazionale.”

Come recentemente verificato in uno studio di Fillea CGIL, il Codice degli Appalti approvato nel 2016 ha prodotto una ripresa della capacità di cantierizzazione delle opere nel nostro Paese – negli ultimi mesi del 2019 e fino a Gennaio 2020 sono state cantierizzate opere per un miliardo in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dati Mit, Febbraio 2020). Invece che aggirare il Codice, piuttosto si preveda un fondo speciale di finanziamento per la progettazione, si agisca sulla formazione di un organico di figure tecniche nella Pubblica Amministrazione altamente qualificate e si riducano le oltre 30.000 stazioni appaltanti ad un numero più monitorabile.

È inoltre grave che, con la scusa della ripresa economica, si cerchi di depotenziare le tutele del Patrimonio Culturale e dell’Ambiente, una richiesta che trova Italia Nostra decisamente contraria, da sempre.

L’Associazione è invece senz’altro d’accordo nel dare impulso alle opere pubbliche necessarie e per questo suggerisce di finanziare i progetti già pronti, che giacciono nei cassetti dei Comuni italiani, che riguardano gli interventi sul dissesto idrogeologico, la messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici e dei centri storici, potenziamento della rete di trasporti pubblici e di infrastrutturazione cittadina quali acquedotti e sistema fognario, la realizzazione di impianti di trattamento e riciclaggio di rifiuti e, infine, efficientamento energetico. “Invece di continuare a correre ai ripari spendendo soldi dopo, solo dopo, eventi disastrosi,” si augura Vitantonio Iacoviello, Consigliere nazionale Italia Nostra, “si approfitti dei finanziamenti previsti per interventi diffusi, distribuiti su tutto il territorio, con incentivi a favore della popolazione intera, che creino lavoro diffuso e duraturo.”

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