Progetto di Italia Nostra, in occasione del centenario della Grande Guerra, presentato al Ministero della Difesa e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Negli anni immediatamente successivi al conflitto la memoria si mantenne attraverso la piantumazione di un albero per ogni caduto di guerra inaugurando così, di fatto, i cosiddetti parchi e viali della Rimembranza. Una legge del 1923 rese poi obbligatoria l’istituzione di questi luoghi del ricordo. Entro il 1924 erano stati istituiti in tutta Italia oltre 2200 parchi o viali, ossia un numero superiore al 25% della totalità dei comuni allora esistenti.
Da un punto di vista percettivo l’eccezionale innovazione rappresentata dalla creazione di parchi e viali, rispetto ai consueti monumenti ai caduti del passato, era di costituire essi stessi nuovi luoghi identitari, ambiti urbani e periurbani di notevole valenza paesaggistica, in cui l’elemento antropico entrava in simbiosi con quello naturale costituito dalle piante. L’elemento vegetale, peraltro, non era stato pensato uguale per tutti i parchi: ogni essenza arborea doveva rappresentare l’identità anche ambientale del luogo. È così che ancora oggi viali e parchi si distinguono per la grande varietà delle piante presenti, che vanno dai cipressi ai tigli, dai lecci ai pini.
Parchi e viali della Rimembranza costituiscono un patrimonio storico e culturale unico, ma anche ambientale ancor più importante perché prossimo agli insediamenti urbani, inoltre rappresentano il mantenimento della memoria civile. In ragione di ciò Italia Nostra si è posta come prioritaria un’azione di riconoscimento e di tutela dei parchi e dei viali della rimembranza, da tempo ha quindi avviato azioni sperimentali che confluiranno nelle attività a livello nazionale che saranno sviluppate con questo progetto nei prossimi anni.
Progetto a cura dell’arch. Massimo Bottini
Coordinamento Dott.ssa Irene Ortis (tel. 06 85372736 – irene.ortis@italianostra.org)
Vi presentiamo in queste due immagini una buona pratica di restauro eseguita sul Viale della Memoria di Sant’Arcangelo di Romagna (RN): il restauro effettuato sugli elementi del viale monumentale, da tempo in condizioni di degrado, ha ottenuto l’apprezzamento della Soprintendenza e rafforzato nei cittadini la percezione del luogo come patrimonio di memoria da tramandare.