In conclusione della Settimana del Patrimonio Culturale di Italia Nostra, Italia Nostra ritiene necessario sollevare il problema delle condizioni di degrado del sito UNESCO di Roma. «Il grido di allarme è una realistica ammissione di fallimento», dichiara Bruno Filippo Lapadula, Consigliere della Sezione di Italia Nostra – Roma. «O le amministrazioni (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Lazio e Roma Capitale) si assumono le proprie responsabilità e attuano immediatamente forme efficaci e durature di tutela o è più dignitoso per Roma riconoscere che la città è ingestibile e chiedere la cancellazione dalla lista dei siti dell’UNESCO, prima che sia la stessa Organizzazione internazionale a doverlo fare d’ufficio», prosegue Lapadula.
L’aumento delle condizioni di rischio e pressione su un patrimonio fragile e indifeso, il consumo delle risorse e il deterioramento ambientale, la carenza di investimenti, la speculazione edilizia, gli errori di gestione, la scarsa efficacia dei controlli, l’assenza cronica di manutenzione, la mancanza di politiche efficaci e condivise dalla popolazione creano uno scenario che dal 2015 allontana sempre di più la possibilità che gli obiettivi di valorizzazione e conservazione possano essere raggiunti.
Infatti, nel 2015 dopo molte riunioni di partecipazione e confronto tra tutti gli organismi coinvolti nella gestione del centro storico di Roma (Vaticano, Stato, Regione, Comune, Enti e Associazioni varie, etc.) era stato finalmente lanciato il Piano di Gestione del sito Unesco e Roma Capitale si era presa in carico il compito di gestirlo. Italia Nostra è consapevole che in Italia la Pianificazione territoriale a tutti i livelli amministrativi si dimostra spesso inefficace ma Roma è un caso particolarmente sconfortante.
Mentre i Musei della Capitale hanno registrato notevoli passi avanti, non si può dire lo stesso per quanto riguarda il patrimonio archeologico diffuso e quello architettonico. Basti vedere in che condizioni sono le Mura Aureliane, le cui aree di rispetto sono lasciate nell’incuria totale e spesso trasformate in discariche. Lo stesso vale per le piazze storiche più belle, sporche e lasciate in mano agli abusivi. Il turismo di massa e le politiche per la mobilità fanno il resto. Il tessuto cittadino del Centro Storico sta rapidamente depauperando e perdendo quelle qualità che ne avevano determinato l’inserimento tra i beni dell’UNESCO, nell’indifferenza degli uffici di Roma Capitale.
Mariarita Signorini
Presidente Nazionale Italia Nostra
guarda la mappa del centro storico di Roma: https://www.italianostra.org/wp-content/uploads/Centro-storico-Roma.pdf
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