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Data: 10 Maggio 2020

La Carta di Assisi – manifesto culturale contro i muri mediatici

La Carta di Assisi – manifesto culturale contro i muri mediatici.

Teresa Liguori – Vice Presidente Nazionale Italia Nostra

 

Esattamente un anno fa – 3 maggio 2019 – nasceva la Carta di Assisi, un manifesto firmato da giornalisti, rappresentanti di associazioni, esponenti religiosi e cittadini, a salvaguardia della buona informazione e del linguaggio improntato al rispetto, alla veridicità ed alla responsabilità.

Definito come una sorta di “Giuramento di Ippocrate del mondo contemporaneo”, il decalogo di princìpi contenuti nella Carta di Assisi si può considerare come il primo manifesto internazionale contro i muri mediatici ed a favore dell uso responsabile ed appropriato della parola.

 

Nei mesi scorsi è stato presentato a Roma nella sede della Federazione nazionale della stampa italiana insieme al volume  La Carta di Assisi le parole non sono pietre, edito da San Paolo, a cura di Enzo Fortunato, direttore Sala Stampa della Basilica di san Francesco di Assisi, con il commento di autorevoli rappresentanti delmondo della informazione. Come obiettivo dei firmatari quello di contribuire a promuovere un contesto comunicativo depurato dall odio che inquina la politica, la educazione, la informazione ed anche le relazioni interpersonali.

 

In questi ultimi tempi, sempre più catalizzata dalla rete, la parola da strumento principe di dialogo e di incontro è diventata arma: fake news, insulti via web, massacri mediatici, strategia di disinformazione. …“ Sembra imporsi una narrativa della paura e del muro, una paura indotta che agita gli animi della gente con la proiezione di scenari inquietanti. La retorica politica, ad esempio, sta sollecitando forze potenti ma non ancora emerse dal profondo della società…Lo sappiamo bene in questi tempi, nei quali una malattia epidemica mette sotto stress il corpo, ma anche la nostra anima”… afferma padre Antonio Spadaro , direttore di Civiltà Cattolica, tra i firmatari della Carta, presentata il 28 febbraio u.s. a Roma nel corso del convegno “Parole, non pietre”.

 

 

In un panorama sociale e mediatico che troppo facilmente usa le parole come pietre per scagliarle contro qualcuno, alcune voci autorevoli si sono levate forti e chiare.

In più occasioni Papa Francesco ha esortato a costruire ponti per unire e non muri per dividere, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto alle Istituzioni di non farsi contagiare dai …“bacilli- quasi si trattasse di un virus- della divisione, del pregiudizio, della partigianeria, della ostilità preconcetta che puntano a sottoporre i nostri concittadini a tensione continua”… e Liliana Segre, senatrice a vita, scampata allo sterminio nazista, oggi sotto scorta proprio per le numerose minacce che le arrivano via web, ha dichiarato… “sono universali le parole che uniscono e non dividono. E portano conforto a chi ha sofferto per le pietre vere che gli sono state lanciate lungo il proprio cammino”….

A tutti i livelli, nel mondo della informazione come nella rete e nel web, diventa sempre più pressante la esigenza di recuperare una grammatica del confronto, del dialogo civile e pacato, che favorisca la conoscenza e la comprensione tra le persone. Che aiuti a diffondere i princìpi contenuti nella Carta: dare voce ai più deboli, non mistificare i dati, vivere il web come “bene comune”

, connettere le persone e non temere di rettificare quando ci si accorge di aver diffuso informazioni errate.   Una sorta di galateo virtuale che aiuti a vivere meglio le relazioni sociali e culturali .   Ad essere e sentirsi più in sintonia con gli altri, lontani per distanza fisica ma

vicini nella comprensione reciproca. Come esortava Gianni Rodari… “Andiamo a cercare insieme le parole per parlare…”. 

 

 

10 maggio 2020

 

 

per consultare il manifesto della Carta di Assisi:

Manifesto di Assisi 28 febbraio 2020

Italia Nostra
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