Oltre venti associazioni scendono in campo contro la proposta della Giunta Regionale del Piemonte di allentare in modo sostanziale la normativa sulla caccia. «Chiediamo l’annullamento – scrivono in un comunicato – del paventato aumento di 15 specie tra quelle cacciabili. Tutte specie, ricordiamo, in evidente sofferenza numerica e presenti nel nostro territorio spesso con numeri molto limitati. Emblematico il caso dell’allodola, piccolo uccello insettivoro che pesa meno della cartuccia con cui verrebbe disintegrato, la cui popolazione in Piemonte negli ultimi 20 anni si è dimezzata. Lo stesso vale per pernice bianca, moriglione e pavoncella. Di lepri variabili nessuno sa con esattezza quante siano, anche se il numero è certamente esiguo: in queste condizioni un banale ed ovvio principio di precauzione suggerirebbe il blocco immediato di ogni prelievo venatorio». A sottoscrivere il documento, al momento, le associazioni Pro Natura, Mountain Wilderness, Lac, Lipu, Italia Nostra, SOS Gaia, Stazione Teriologica Piemontese, Forum Salviamo il Paesaggio, Cai, Terre, Boschi, Gente e Memorie, WWF Oasi Provincia di Asti e sezione di Biella, Comitato per il Territorio delle Quattro Province, Ebn / Torino Birdwatching, Legambiente, Lav, Oipa, Gruppo di Intervento Giuridico, Lida, Enpa.