La censura televisiva e i trucchetti dell’ultimo minuto non sono serviti a fermare l’ondata referendaria. Gli italiani hanno dato un segnale politico fortissimo, di sostegno alla democrazia, alla legalità, ai beni comuni. Si ferma così definitivamente la follia del nucleare e si mette la parola fine ai progetti di speculazione privatistica sull’acqua, riaffermata come essenziale bene comune, inalienabile come l’aria che respiriamo. “D’ora in poi nessuno potrà fare leggi contro l’ambiente e contro il patrimonio culturale. La vittoria dei si ai referendum dimostra che i cittadini italiani vogliono un altro sviluppo, sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Questa è una grande vittoria degli ambientalisti, di tutte le associazioni come la nostra che si sono battute e che hanno sensibilizzato i cittadini a lottare e votare per difendere i loro beni comuni che qualcuno tenta di strappargli via. Ora rimane aperta ancora una battaglia, quella contro alcuni articoli del decreto sviluppo che minaccia il nostro patrimonio ambientale e culturale” dice la presidente di Italia Nostra Alessandra Mottola Molfino.
Italia Nostra ribadisce l’importanza di una gestione pubblica del sistema idrico che coniughi equità ed efficienza. La battaglia agli sprechi del nostro sistema idrico può essere più efficace se gestita dalla mano pubblica, al servizio della collettività.
Italia Nostra ribadisce inoltre che dell’atomo si può fare a meno, così come – in prospettiva – delle fonti fossili, se si mette capo a un Piano energetico nazionale, assente da decenni. E se questo Piano metterà al centro il risparmio energetico e uno sviluppo armonico (e non lesivo per territorio e paesaggio) delle fonti rinnovabili.
Per approfondire la visione di Italia Nostra sull’energia scarica il Documento nazionale sull’energia.
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Rassegna stampa di Italia Nostra su referendum ed amministrative