Italia Nostra

Data: 30 Giugno 2020

Sassuolo, là dove c’era l’erba ora ci saranno 49 villette

Si riporta parte dell’articolo a firma Tomaso Montanari uscito sul sito http://www.emergenzacultura.org in merito al progetto edificatorio portato avanti dall’amministrazione del comune di Sassuolo in provincia di Modena. L’articolo è stato pubblicato su “Il Fatto Quotidiano” il giorno 29/06/2020.

“Capiremo in autunno se il disastro sanitario e politico della Lombardia a trazione leghista ha messo la parola fine agli scellerati progetti di autonomia differenziata. Ma il fatto è che la secessione delle ricche regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna intende sanzionare sul piano istituzionale una realtà culturale ed economica: l’omogeneità del progetto che guida lo sviluppo di queste tre aree del Paese. Tra i tanti indici che lo dimostrano, c’è il consumo di suolo: la cui classifica è da tempo guidata proprio da queste tre regioni (anche se va riconosciuto, con orrore, che i dati del 2019 hanno visto la Puglia scalzare l’Emilia Romagna dal terzo posto). Nemmeno il Covid ferma il trend: si continua a far girare la betoniera come se non ci fosse un domani. Cementificando anche là dove non solo la natura e l’ambiente, ma anche la storia e l’arte dovrebbero vietarlo radicalmente.

È quanto succede a Sassuolo, in provincia di Modena. Qua l’amministrazione di centro destra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e qualche civica) è decisa a far costruire in tutta fretta ben 49 nuove villette. Alla faccia del recupero edilizio, direte voi. Ma non solo: il progetto prevede che esse sorgano nel Parco Ducale, cioè in quanto resta del celebre giardino della delizia degli Estensi, residenza di campagna dei duchi di Modena che fu realizzata ricorrendo al consiglio di artisti del calibro di Gian Lorenzo Bernini. Lo scenografo e ingegnere idraulico Gaspare Vigarani, con suo figlio Carlo, condusse nel parco le acque del vicino Canale di Modena, provenienti da quelle del Secchia: che così raggiunsero la peschiera e le fontane, realizzate in parte su disegno dello stesso Bernini. Un luogo da sogno, ormai assai mutilato e ristretto, che però ancora potrebbe risorgere, se solo Stato e Comune si accordassero per restaurare, recuperare, tutelare e aprire ai cittadini. Invece, ecco il cemento.

La sezione modenese di Italia Nostra, che si batte per evitare la deavastazione, denunciache l’intervento è previsto «nell’area verde che si apre a ovest del duplice filare di pioppi cipressini, poco a sud della traversa di Via Indipendenza, entro i confini storici del Parco Ducale segnati dalle tracce ancora rinvenibili delle muraglie. … L’abbattimento dei pioppi in atto lungo la linea del previsto insediamento è stato inteso, nel commento risentito di molti cittadini di Sassuolo, come l’avvio dell’annunciato cantiere».

Ma come è stato possibile arrivare a un simile scempio?”

(…) continua su https://emergenzacultura.org/2020/06/29/sassuolo-la-dove-cera-lerba-ora-ci-saranno-49-villette/

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