Presentazione del libro in diretta Facebook
A cosa serve Leonardo? La ragion di Stato e l’Uomo vitruviano
Editore Scienze e Lettere, 2020
con gli autori
Gino Famiglietti, Premio Umberto Zanotti Bianco Italia Nostra
Tomaso Montanari, Premio Bassani Italia Nostra
Coordina Maria Pia Guermandi, Emergenza Cultura
Saluti di Ebe Giacometti, Presidente Italia Nostra
Interventi di
Diana Toccafondi, Vicepresidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali
Lidia Fersuoch, Vicepresidente Italia Nostra Venezia
Conclusioni
Pietro Graziani, già Direttore generale amministrativo MiBACT
Venerdì 15 gennaio, ore 17.30
Ecco il link al video relativo all’evento FB “A cosa serve Leonardo?”, andato in onda il giorno 15 gennaio sulla pagina di Italia Nostra.
Per guardare il video: cliccare qui
Era il 7 ottobre del 2019 quando Italia Nostra depositava un ricorso al TAR del Veneto per sospendere immediatamente l’uscita dal territorio nazionale del disegno noto come Uomo Vitruviano, di Leonardo Da Vinci. Il ricorso di Italia Nostra chiedeva l’annullamento del provvedimento del Direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia di autorizzazione al prestito all’estero dello Studio leonardesco, e anche del Memorandum d’Intesa tra il MiBACT della Repubblica Italiana e il Ministero della Cultura della Repubblica Francese riguardante il partenariato per il prestito di opere di Leonardo da Vinci al Musee del Louvre e delle opere di Raffaello Sanzio alle Scuderie del Quirinale, firmato dai rispettivi Ministri in data 24 settembre 2019. Il TAR del Veneto decideva, quindi, di sospende nelle more l’esecuzione del prestito e allo stesso tempo di anticipare la decisione nel merito al 16 ottobre anziché il 24, giorno inizialmente fissato per la camera di consiglio, perché proprio il 24 ottobre era previsto l’inizio dell’esposizione del capolavoro leonardesco al Louvre. Il 16 ottobre il TAR respingeva il ricorso di Italia Nostra e il disegno partiva per Parigi.
“È giusto, fisiologico, ‘normale’ che un capo di Stato, un capo di governo, un ministro si occupino del prestito di opere d’arte tra musei dei rispettivi paesi?” Questa è la domanda che campeggia sul risvolto di copertina del libro di Famiglietti e Montanari, che poi prosegue: “Dopo l’articolo 9 della Costituzione le relazioni culturali tra i popoli non dovrebbero passare attraverso scambi di grandi mostre, o di singole opere feticcio, decisi dalle diplomazie, dalla politica, dai mercati. Perché le opere d’arte non dovrebbero più essere pedine della ragion di Stato: ma testi su cui fare ricerca, e da restituire alla libera conoscenza dei cittadini. Invece, accade esattamente il contrario: come dimostra l’incredibile peripezia dell’Uomo Vitruviano di Leonardo, in queste pagine accuratamente ripercorsa con il doppio sguardo di un giurista e di uno storico dell’arte.”