Sarà un disastro ambientale devastante per il parco!
L’Anas ha consegnato al comune di Vagli e al Ministero dei Trasporti il progetto di fattibilità per il Traforo del monte Tambura nel Parco delle Alpi Apuane. L’opera collegherà la statale 445 della Garfagnana con il mare, servirà un limitatissimo traffico turistico locale e per trasporto di marmo. Lungo 20,8 chilometri, costerà più di 542 milioni di euro, recuperati attraverso un project financing finanziato dai proventi dell’escavazione del marmo con 10 nuove concessioni di cave nel comune di Vagli di sotto e 22 a Carrara, oltre al recupero del materiale proveniente dallo scavo del traforo vero e proprio.
Questa inutile barbarie provocherà danni inimmaginabili alle risorse idriche, tra le più ricche della Toscana (custodisce la più grande sorgente idropotabile della regione, quella del Forno di Massa). L’opera, inoltre, inciderà in un’area tra le più importanti dal punto di vista speleologico, ricca di abissi, pozzi, fiumi e laghi sotterranei, oltre a devastare il paesaggio con degli assurdi viadotti. Gran parte del tunnel ricade nel Parco delle Apuane che, ricordiamo, recentemente è entrato a far parte dei Geoparchi dell’Unesco e rischia seriamente di essere declassato. Italia Nostra chiede l’attenzione dei Ministeri competenti per evitare questo disastro ambientale.
Alpi Apuane prima (anni ’60):
anni ’90:
anno 2011:
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